Si è costituita a Sezze la sezione del nuovo partito di “Italia in Comune”. La nuova organizzazione politica, si riconosce nei principi che sono alla base della Costituzione Italiana al fine di perseguire una realtà politica democratica, libera, inclusiva, moderna e attiva. Tra i protagonisti nazionali e fondanti ci sono Federico Pizzarotti sindaco di Parma, Damiano Coletta sindaco di Latina e Alessio Pascucci sindaco di Cerveteri. Una realtà politica che mette come valori di riferimento la centralità delle persone, i principi dell’Uguaglianza e sussidiarietà, l’Etica e legalità, la Laicità dello Stato, la tutela dell’ambiente, la Promozione della bellezza e della cultura, l’Esperienza amministrativa e la cittadinanza attiva, la Territorialità e autonomia, l’Europeismo e il Rifiuto dei totalitarismi. Il contesto storico che stiamo attraversando esalta l’individualismo e l’emarginazione del diverso in un clima di odio e sopraffazione alimentato dal disagio sociale ed economico particolarmente presente nel nostro Paese ed in Europa, come l’omicidio del Sindaco ecopacifista di Danzica e come la recente iniziativa dell’estrema destra nei confronti del Sindaco di Cerveteri per aver esposto la bandiera della Pace. Italia in Comune si pone nella logica di ricostruzione di un’alternativa nazionale ed Europea al presente quadro politico che non offre punti di riferimento in chi non si riconosce nell’attuale Governo lega-stellato ed in una opposizione incapace di rappresentare e dare risposte allo stallo economico. Un nuovo sviluppo centrato sul rispetto dell’ambiente, capace di creare milioni di posti di lavoro come risposta alla crisi climatica, è alla base dell’incontro svoltosi a Roma in cui Italia in Comune ed i Verdi Europei hanno lanciato un progetto politico condiviso a cui hanno partecipato gli esponenti setini di Italia in Comune. Sul piano amministrativo locale Italia in Comune si riconosce nell’azione delle consigliere comunali elette nelle liste di Sezze Bene Comune ed affiancherà l’attuale opposizione ad una giunta comunale asfittica e priva di un disegno complessivo capace di ridare a Sezze una classe dirigente nuova e capace di delineare una prospettiva di sviluppo per Sezze e provincia.




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