Come promesso a margine di una riunione della Capigruppo convocata appositamente per trattare il delicato tema della funzionalità delle commissioni consiliari permanenti, il presidente del consiglio comunale Enzo Eramo ha scritto una nota indirizzata al sindaco, alla giunta, alla segretaria comunale, alle Posizioni Organizzative del Comune di Sezze e ai membri del consiglio. Niente di nuovo rispetto a quanto emerso nel corso della stessa riunione, ma questa volta, rispetto al semplice parlato, la carta inizia a cantare e racconta di una situazione ormai al limite nella quale a risentirne è inevitabilmente la macchina amministrativa dell’ente. Eramo nella sua nota pone l’accento su tre questioni, la prima delle quali, particolarmente sentita soprattutto dai presidenti, riguarda l’assenza dei segretari delle stesse commissioni, situazione che inevitabilmente comporta sia la difficoltà nel convocarle (con qualche presidente che ha ammesso di non farlo proprio perché manca il segretario verbalizzante) sia nella stesura dei verbali, che spesso a rotazione vengono redatti dagli stessi presidenti o dai membri. Il secondo punto, che inizia ad entrare in un’ottica politica della questione, riguarda l’assenza degli assessori competenti dalle riunioni, che spesso vengono rimandate proprio in assenza dei delegati, utili a fornire delucidazioni e chiarimenti sui temi che vengono trattati nel corso delle riunioni. Il terzo, ancora più grave se si considera che già nei mesi scorsi era arrivata una direttiva ben precisa licenziata dalla segretaria comunale Daniela Falso, è inerente alla mancata partecipazione alle riunioni delle Posizioni Organizzative dell’ente, anch’esse convocate per risolvere alcune questioni relative ai loro settori. L’invito di Eramo, formale, è che si prendano provvedimenti e si mettano in campo azioni per evitare il ripetersi di una situazione che ormai è diventata insostenibile. E se a ciò si aggiunge, detto tra i denti da molti, che spesso le commissioni sono semplici “passacarte” rispetto a scelte già prese da altri, si capisce che Di Raimo dovrà necessariamente prendere provvedimenti immediati a tutela, come spiegato nella sua nota da Enzo Eramo, proprio del ruolo del consigliere comunale eletto dai cittadini il cui mandato, stando così le cose, viene chiaramente ridimensionato. Occorre una forte presa di posizione per eliminare le criticità segnalate in più occasioni dai membri delle commissioni consiliari e per ristabilire i ruoli che a Sezze spesso qualcuno sembra dimenticare.
Francesca Leonoro




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