Presso l’Hotel Mirasole International di Gaeta, il 6 ottobre, dalle 9 alle 18, si terrà il seminario su “Auricoloterapia e salute”, cui parteciperà David Alimi. Oltre a fare una sintesi sulle ultime conoscenze scientifiche di tale pratica, tale seminario, organizzato dall’A.I.N.A (Associazione Italiana di Neuroauricoloterapia), cercherà in particolare di rispondere a tre domande. La prima: l’auricoloterapia medica può aiutare le persone a mantenere un buon stato di salute? La seconda: come può contribuire ad assicurare il miglior livello possibile delle funzioni essenziali che sono la respirazione, la circolazione, la digestione, il sonno, l’equilibrio endocrino, la memoria, l’immunità, la salute sessuale e l’equilibrio psichico? Infine: l’auricoloterapia medica può partecipare ottimizzando l’omeostasi fisiologica dell’organismo? A detta degli organizzatori, nella “nuova era dell’auricoloterapia” l’orecchio funge da schermo tattile, attraverso cui inviare al cervello un messaggio terapeutico che, per essere recepito in mezzo alle migliaia di informazioni che continuamente riceve, deve essere neurofisiologicamente corretto, essenziale, semplice, chiaro e coerente con la patologia esistente. Il padiglione auricolare rappresenta infatti una verosimile tastiera tramite cui riprogrammare il sistema nervoso centrale e il sistema neurovegetativo, attivare specifici filtri del dolore, e riequilibrare funzioni diverse. David Alimi, neurofisiologo e cronobiologo, è incaricato per la ricerca e la consultazione presso l’IGR di Villejuif e coordinatore del diploma di auricoloterapia presso l’U.F.R. –S.M.B.H. dell’Università di Parigi. È stato allievo del prof. Kovacs che aveva iniziato a lavorare per dare all’auricoloterapia le basi scientifiche necessarie per essere pienamente accettata dalla comunità medica internazionale. L’Organizzazione mondiale della sanità la riconosce nel 1987. Nel 2002, in particolare, con una ricerca condotta con l’uso della RMNf, Alimi identifica e dimostra i punti di auricoloterapia. In pratica, redige la cartografia dell’orecchio. Comunque, quella di pungere l’orecchio per trattare squilibri e malattie organiche è una pratica antichissima. Di tale pratica si trova infatti traccia nei scritti dei cabalisti ebraici del 3500 a.C.. Se ne sono occupati poi anche Ippocrate, la dinastia dei Ming e i Turchi.
Gaeta, tutto pronto per il seminario “Auricoloterapia e salute”







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