“La decisione di Unicredit di chiudere lo sportello di Bassiano andava contrastata con ogni mezzo e con il massimo vigore. E’ inaccettabile assistere inermi alla scomparsa di un fondamentale servizio alla popolazione quale è quello offerto da anni dalla banca che ha tra i suoi clienti la stessa amministrazione comunale, per la quale svolge il servizio di tesoreria e concede cospicue anticipazioni di cassa remunerate con i soldi dei cittadini. La perdita di questp servizio non ferma la odiosa spirale che si innesca quando alla riduzione dei servizi consegue la riduzione della popolazione che a sua volta provoca la riduzione dei servizi”. E’ il commento dell’avvocato Giuseppe Fonisto di Grande Bassiano alla risposta che l’istituto di credito, che a partire dal 26 marzo cesserà di essere operativo nel centro lepino, ha dato alle proteste che si sono levate sull’argomento. Secondo l’esponente politico bassanese adesso è necessario che senza indugio si ottenga da Poste Italiane un rafforzamento dell’ufficio postale aumentando il numero degli addetti e fornendolo di una postazione automatica Postamat-Bancomat di tipo avanzato: “Non è prima volta che sollecitiamo un intervento di questo tipo, atteso da anni e per il quale ci piacerebbe vedere e sentire la partecipazione degli attuali amministratori ai quali non dovrebbe mancare la giusta sensibilità anche su questo tema. Le Poste sono oggi in grado di fornire moderni servizi bancari e finanziari a privati e aziende e contribuire a creare e sostenere occasioni di sviluppo sociale e economico. Bisogna avviare immediatamente – conclude Fonisto – e prima della scadenza del mandato elettorale, un serrato confronto con la direzione provinciale di Poste Italiane per ottenere i provvedimenti opportuni per garantire e migliorare i servizi prestati ad un numero crescente di clienti-utenti”.




Devi effettuare l'accesso per postare un commento.