“Ogni giorno si sentono notizie circa esplosioni di edifici causati dalle perdite di gas. Per questo motivo torno a chiedere con insistenza, dopo averlo fatto già ad inizio 2017, che le amministrazioni comunali di questo territorio, Sezze ma più in generale i Lepini, inizino a valutare azioni da porre in essere sul tema di manutenzione degli impianti a gas, ormai vecchi più di 30 anni”. A lanciare l’allarme sulla sicurezza di privati cittadini e sullo stato di alcune strutture pubbliche che nel corso degli anni tra il 1985 e il 1990 sono state interessate alla metanizzazione e quindi alla conversione da gasolio e kerosene a metano, è Paolo Casadei, ex consigliere comunale di Sezze ed esperto di termoidraulica, che spiega come le leggi dal 1985 siano cambiate in meglio, ma allo stesso tempo solleva questioni circa la messa in sicurezza di diverse strutture, che potrebbero essere considerate delle autentiche bombe. A preoccupare maggiormente l’ex amministratore setino, che in quegli anni ha partecipato attivamente alla realizzazione del processo di metanizzazione a sostegno dell’Italgas, sono le probabili falle che diversi impianti potrebbero avere, soprattutto per quanto riguarda il tratto che va dal contatore alle utenze finali, passando per le caldaie. Lì, secondo Casadei, ci sarebbero le situazioni più gravi e potrebbero verificarsi incidenti che, stando alla portata distruttiva della detonazione del gas, porterebbero gravissime conseguenze. Tubi in gomma laddove oggi è previsto un tubo in metallo o in rame e, soprattutto, tubi che scadono, lacerati dal tempo e da fattori esterni. A preoccupare maggiormente Casadei sono le categorie degli anziani, che spesso non pensano alla manutenzione, ma anche su strutture pubbliche che negli anni scorsi hanno subito le conversioni e sulle quali poi non sono stati fatti più interventi di aggiornamento ai dettami della sicurezza. Tra queste alcuni edifici scolastici, nel territorio di Sezze ma non solo. Da qui l’appello affinché gli amministratori prendano in considerazione la realizzazione di un piano per la sicurezza che, in un certo senso, potrebbe assicurare anche un indotto per le ditte che si occupano di questo delicato settore.
Sezze, Casadei lancia l’allarme sulla manutenzione degli impianti a metano








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