“I saldi e le svendite di fine stagione sono ormai alle porte, partono infatti dal 5 gennaio prossimo. I consumatori quindi si preparano per approfittare delle ottime opportunità di risparmio, che però, possono anche essere accompagnate dal rischio di incappare in qualche spiacevole inconveniente – Lo scrive in una nota stampa la Confconsumatori Latina – Sono tanti coloro che acquistano merce scontata senza conoscere bene i loro diritti, ad esempio spesso si ignora che la merce difettosa, anche in saldo, deve essere sostituita o riparata a spese del negoziante. Ecco alcuni semplici consigli per evitare fregature di fine stagione: Diffidate dai saldi superiori al 50%, che potrebbero nascondere la vendita di merce dell’anno precedente (potrebbe essere ugualmente un buon affare purché il cliente ne sia informato dal negoziante); La merce in saldo deve essere tenuta separata fisicamente da quella venduta a prezzo pieno e verificate che sia la stessa esposta in vetrina; Sul cartellino devono essere obbligatoriamente indicati il vecchio prezzo, la percentuale di sconto ed il prezzo scontato; Il consumatore ha diritto di provare i capi, esclusa la biancheria intima. Ricordiamo che il venditore non è obbligato a sostituire la merce nel caso questa non convinca o soddisfi a pieno (ad es. per taglia, colore, ecc.) il consumatore dopo l’acquisto;I negozianti sono obbligati ad accettare il pagamento con carte di credito anche durante i saldi; in caso di rifiuto non comprate e segnalate il caso per iscritto alla società Servizi Interbancari e a un’associazione di consumatori; Attenzione ai pagamenti effettuati con la carta revolving, perché i tassi applicati possono superare il 20%. Questo strumento di pagamento può essere conveniente nel solo caso di rimborso del capitale in tempi brevissimi, vale a dire pochi mesi; Conservate lo scontrino, perché costituisce prova di acquisto che obbliga il negoziante a sostituire e/o riparare la merce difettosa o “non conforme”, anche in presenza di cartelli con la dicitura che i capi in svendita non si possono cambiare; Anche per la merce in saldo vale la garanzia legale di due anni prevista dal Codice del consumo per i beni difettosi o non conformi a quanto richiesto dal consumatore. A rispondere in questi casi è il venditore che dovrà riparare o sostituire la merce, altrimenti restituire o ridurre il prezzo pagato; Gli acquisti on line prevedono il diritto di recedere, senza alcuna penalità e senza obbligo di motivazione, entro 14 giorni dall’acquisto, come ogni altra vendita di beni “fuori dai locali commerciali”; Per ogni problema, si consiglia di segnalare il fatto al locale comando dei Vigili Urbani o all’Assessorato comunale per il commercio, oltre che alle associazioni dei consumatori a voi più vicine; E, infine, fate attenzione all’ “effetto sforamento”: spesso, infatti, spendiamo più di quanto crediamo di stare risparmiando. Utile sarebbe fare una lista degli acquisti in anticipo, e tenerla sott’occhio nel fare compere”.
Latina, pronti per i saldi? Ecco tutti i consigli della Confconsumatori




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