Non si ferma la battaglia a Bassiano per evitare l’accensione dell’antenna posta sul piazzale della Croce e, conseguentemente, la rimozione del palo da 25 metri che la sorregge. Cittadini e comitati stanno facendo tutto il possibile affinché l’impianto non entri in funzione. Dopo diverse segnalazioni, dopo l’intervento del centro di documentazione e promozione culturale “Itala Fatigati-Salvagni” che aveva chiesto, invano, un incontro pubblico al sindaco per discutere della faccenda, dopo un accesso agli atti chiesto ed ottenuto da Giuseppe Fonisto del movimento Grande Bassiano, nel quale erano emerse alcune anomalie nell’operazione, adesso, alla vigilia della presentazione formale di un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio, si cerca di interessare della questione anche la Soprintendenza ai Beni Paesaggistici, cercando di far leva sulla decisione dell’ente di installare il palo e l’antenna in uno dei luoghi più caratteristici del borgo lepino, il piazzale della Croce che, scherzando ma non troppo, i cittadini hanno iniziato a chiamare “Il piazzale dell’antenna”. Una nota, scritta dal presidente del centro di documentazione e promozione culturale “Itala Fatigati-Salvagni” e indirizzata all’ente, alla società che ha avuto in gestione l’area, a quella che dovrebbe installare l’antenna e alla Soprintendenza, chiede proprio a quest’ultimo ente di interessarsi della questione, ritenendo il luogo scelto come il peggiore in tutto il territorio. Intanto anche Grande Bassiano non resta a guardare e Giuseppe Fonisto ha spedito una ulteriore nota alle società che installeranno i ripetitori, chiedendo di saperne di più sul canone di locazione. La vicenda sta interessando tanti cittadini e insieme al ricorso al Tar potrebbero arrivarne altri ad adiuvandum, dai comitati e dai singoli cittadini.
Bassiano, sulla questione dell’antenna viene coinvolta anche la Soprintendenza




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