Viene ad assumere i contorni di un vero e proprio “caso” quello relativo all’installazione di un’antenna di telefonia mobile a Bassiano. Dopo la realizzazione del manufatto, 25 metri di palo, infatti, erano immediatamente partite le prime critiche con Massimo Avvisati, esponente del comitato per la Legalità e la trasparenza, che contestava la decisione di installare l’antenna in un’area estremamente bella della città, quella della Croce, uno dei posti più suggestivi del gorgo lepino. Allo stesso tempo si contestava all’amministrazione il fatto di non aver rispettato il regolamento approvato dal consiglio comunale. Per saperne di più e comprendere i dettagli dell’operazione il referente di Grande Bassiano, l’avvocato Giuseppe Fonisto, aveva avanzato la richiesta formale di un accesso agli atti, che a distanza di oltre un mese non sono ancora stati resi noti. La situazione nel corso delle settimane si è arricchita di ulteriori dettagli, tra i quali la posizione di un imprenditore che nel 2014 aveva ottenuto la concessione per lo stesso incarico e che adesso sembra intenzionato a proseguire nelle sedi opportune per veder riconosciuti i proprio diritti. L’ultimo capitolo, sempre nell’attesa che il responsabile del procedimento metta di disposizione gli atti, arriva da Scipione Salvagni, presidente del centro di documentazione e promozione culturale “Itala Fatigati-Salvagni”, che ha scritto al primo cittadino condannando la scelta dell’ente di realizzare l’opera non tenendo in considerazione il violento impatto ambientale che ricadrà sull’area. Salvagni ha sollevato questioni anche sulle modalità con le quali l’ente ha deciso, senza aver minimamente interessato della cosa i cittadini e le attività commerciali che insistono sulla stessa area. La richiesta al sindaco Guidi da parte del presidente del centro è quella di un’assemblea pubblica, anche se la sensazione è che presto la stessa antenna sarà attivata e, a quel punto, difficilmente si potrà tornare indietro.




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