Nemmeno il question time, momento in cui spesso si mettono da parte le posizioni politiche e i consiglieri diventano ancora di più cittadini, che pongono domande (spesso a nome del popolo) su temi attuali cercando risposte da sindaco e dall’esecutivo, colma il divario tra maggioranza ed opposizioni, sempre più lontane, non solo dal punto di vista del merito, ma anche del metodo, con diverse anomalie nella gestione della cosa pubblica che i consiglieri di opposizione hanno puntualmente fatto rilevare. Tanti i temi analizzati nelle 13 interrogazioni presentate, dalla videosorveglianza (tema quanto mai caldo) fino alle vetture posteggiate sotto al Comune, dove evidentemente non dovrebbero, passando per il baratto amministrativo ed arrivando alla situazione idrica. Tanti temi, ma risposte, stando almeno alle reazioni della minoranza, evasive e mai efficaci, tanto da spingere diversi consiglieri ad ipotizzare che oltre alla voluta assenza dalle commissioni consiliari c’è la possibilità che i membri delle opposizioni decidano di non partecipare nemmeno ai question time. Un dato, però, va sottolineato, a parziale giustificazione dell’attuale amministrazione: diverse interrogazioni fanno chiaro riferimento a scelte e decisioni prese dalla precedente consiliatura e sebbene la squadra di Sergio Di Raimo può considerarsi un proseguimento della precedente consiliatura Campoli (anche delle ultime due), l’attuale amministrazione si è trovata diverse situazioni già consolidate, senza dare alcun tipo di indirizzo, né politico né pratico, nelle scelte da operare. Una situazione di stallo, quindi, che attualmente non permette nemmeno la solita dialettica politica tra forze contrapposte. Caso emblematico il baratto amministrativo, approvato all’unanimità in consiglio ma mai attuato. A chiedere delucidazioni il consigliere Giovanni Moraldo, che ha dovuto prendere atto che i fondi non ci sono per la sua realizzazione. Da qui una pesantissima critica che ha investito anche la questione dei tributi: “Noi non possiamo attivare il baratto amministrativo per le fasce indigenti della popolazione – ha spiegato l’esponente della minoranza – perché per anni abbiamo permesso a chi se lo poteva permettere di non pagare le tasse. Tutto ciò – ha concluso il consigliere – è avvilente e fa capire che questa amministrazione ha delle priorità differenti, che non guardano alle esigenze dei cittadini”.
Sezze, 13 interrogazioni presentate al question time del 9 novembre scorso: dalla videosorveglianza fino alle vetture posteggiate sotto al Comune




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