Una caduta che non sembra potersi arrestare quella del capoluogo pontino nella classifica delle città italiane meno vivibile sul fronte ambientale. Nel rapporto “Ecosistema urbano”, Milano da Legambiente, Latina scende rispetto all’anno precedente fino all’89° posto, perdendo addirittura 18 posizioni.
A far precipitare all’indietro Latina il calo della raccolta differenziata, di due punti percentuali, mentre a livello nazionale la percentuale di raccolta differenziata è aumentata del 2,27% in 12 mesi.
Il rapporto redatto da Legambiente, basato sui dati 2016, è incentrato sulle performance ambientali dei capoluoghi di provincia e viene realizzato analizzando 16 indicatori: dalla qualità dell’aria alla salubrità del ciclo delle acque, dalla gestione appunto dei rifiuti allo sviluppo dei mezzi pubblici, dalla ciclabilità e dalle aree pedonali alla diffusione delle energie rinnovabili. Emerge così che anche dove Latina è migliorata, ovvero nel contrasto alla dispersione idrica, passando dal 67% al 65%, con un consumo di 131 litri per abitante ogni anno, il capoluogo pontino è tra i peggiori d’Italia. Oltre a Latina, infatti, perdite superiori al 60% si registrano soltanto in altri 5 capoluoghi: Frosinone, Vibo Valentia, Campobasso, Nuoro e Oristano.




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