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Attualità

Lazio, le federazioni provinciali di Frosinone e Latina: le scuole pubbliche continuano ad essere sporche

Ultimo aggiornamento: 25 Ottobre 2017 15:14
Settimio Brandolini Pubblicato 26 Ottobre 2017
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I lavoratori dei servizi di pulizie e decoro continuano a subire procedure di mobilità, cambi di appalto , subappalti, mancati pagamenti e/o continui ritardi di stipendio, mentre le aziende continuano a beneficiare (molto spesso in proroga e/o in subappalto) dei soldi pubblici previsti dai capitolati di appalto. Questa situazione non è degna di un Paese civile e non è più sostenibile dai migliaia di lavoratori (soprattutto donne) utilizzati per svolgere tali servizi negli istituti pubblici. Per questo motivo Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltrasporti del Lazio hanno proclamato lo stato di agitazione dei lavoratori in tutta la Regione Lazio. A questa già grave situazione si aggiunge la condizione ancora più grave delle centinaia di lavoratori appalti storici ed ex Lsu che operano nelle pulizie di tutti i plessi scolastici della provincia di Frosinone e Latina, già più volte denunciata da queste OO.SS.! Il 1 febbraio 2014 veniva assegnato alla RTI Ma.Ca.-Servizi Generali-Smeraldo il Lotto 5 (Frosinone-Latina) della Convenzione Consip Scuole per i servizi di pulizia, ausiliariato e di ripristino del decoro delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado. Da allora i circa 600 lavoratori, che in media percepiscono 500-600 euro al mese, vivono una situazione di grave precarietà per le erogazioni delle retribuzioni ritardate, decurtate o non pagate affatto, per la mancata consegna dei contratti di lavoro; per l’assenza degli adempimenti sulle norme di sicurezza; per l’utilizzo per i lavori di decoro di personale esterno.

La RTI Ma.Ca. – Servizi Generali – Smeraldo non ha nemmeno rispettato gli Accordi Governativi sottoscritti con le associazioni datoriali e i Sindacati Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltrasporti. 

A tale situazione le Organizzazioni Sindacali e i lavoratori hanno risposto con denunce, scioperi, segnalazioni, decreti ingiuntivi, procedura di messa in fallimento delle aziende presso i tribunali interessati, che hanno portato centinaia di ricorsi vinti. Hanno chiesto inoltre più volte alla Consip, al Miur, al Ministero del Lavoro, l’estromissione della RTI che ancora gestisce e resta assegnataria del Lotto 5. La Consip continua ad oggi a non attivare i dovuti controlli sulla RTI nonostante già nel 2015 il Miur avesse segnalato la grave situazione ed i disservizi susseguenti nelle scuole del Lotto 5. 
 
Tutto il 2016 ha visto la perpetuazione di quanto contestato e solo a ridosso del rinnovo/proroga della Convenzione Consip Scuole, le imprese della RTI hanno regolarizzato le posizioni nei confronti dei lavoratori, relative all’anno 2014-2015, onde evitare di perdere la Convenzione. Ma dopo un mese dal rinnovo, Ma.Ca. – Servizi Generali – Smeraldo, non solo riprendevano il medesimo comportamento di prima, ma addirittura recuperavano dai propri dipendenti le somme liquidate per la regolarizzazione degli anni 2014-2015 emettendo buste paga a netto zero. In questi tre anni sono stati stanziati diverse centinaia di milioni di euro su questo appalto che puntualmente le aziende hanno riscosso dalle casse dello stato e che, a maggior ragione, non giustificano in nessun modo il comportamento delle aziende che vessano i lavoratori e che non rispettano i capitolati d’appalto.

Alla luce di questi fatti, Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltrasporti chiedono alla Consip, all’Anac e alle altre istituzioni di chiarire: 

- cosa intendono quando parlano di trasparenza e legalità negli appalti;

-perché, come nel caso della RTI, non viene revocato il contratto di Convenzione di fronte alle sistematiche violazioni delle leggi e delle regolamentazioni in materia di appalti;

- perché si erogano soldi pubblici a società che continuano a non rispettare i più elementari diritti dei lavoratori; 

- perché su un progetto come quello di “Scuole belle”, che ha nei suoi fondamenti una risposta di carattere sociale a centinaia di lavoratori e di miglioramento della vivibilità delle scuole, si permette a simili imprese di operare; 

- perché la società Ma.Ca., espulsa dalla Regione Lazio dall’appalto dell’Asl 2 Roma per le medesime ragioni che denunciamo, può invece continuare ad operare con Consip e addirittura aggiudicarsi il nuovo appalto sulle sedi INPS; 

- perché si attende ancora la definizione delle Black List delle aziende irregolari; 

- perché Consip si limita di fatto a verificare solo che le imprese abbiamo i requisiti formali in sede di assegnazione, senza appurare come requisito per l’esclusione dalle gare e/o per la revoca dell’appalto, il reiterato mancato rispetto dei Contratti Nazionali di Lavoro e degli adempimenti da essi discendenti da parte del datore di lavoro. 
Le centinaia di lavoratori che stanno subendo tutto questo pretendono risposte.Come mai queste aziende vengono lasciate indisturbate dalla pubblica committenza? È possibile che nonostante le sollecitazioni e le denunce presentate alla stessa Consip, gestore del contratto di appalto, la stessa Consip e chi deve intervenire non assuma una posizione chiara e definitiva? Per senso di responsabilità i lavoratori stanno continuando a pulire le scuole anche senza stipendio, (l’ultima retribuzione pagata è di giugno 2017, da allora in poi le aziende hanno emesso buste paga a zero) ma è ineludibile il disagio rispetto al servizio da parte degli studenti, dei genitori e del personale docente negli istituti scolastici di Frosinone e Latina, ma ancora più drammatica è la situazione degli addetti alle pulizie che non hanno neanche più le risorse per mettere la benzina per andare a lavorare con una situazione che sta volgendo alla disperazione e che non può più reggersi sul loro senso del dovere o buona volontà. Abbiamo inviato una nota a tutti i dirigenti scolastici, alla rete degli studenti, ai comuni, ai Prefetti di Frosinone e Latina, a tutti i gruppi parlamentari, alla Presidenza della Camera, del Senato e del Consiglio dei Ministri, nonché alla stampa nazionale e locale, per aggiornarli sulla vicenda e per informarli dello sciopero generale con manifestazione e presidio sotto al Miur che, ricordiamo, si terrà il giorno 27 ottobre 2017 dalle ore 9:00 fino a che lo stesso Ministero non darà risposte adeguate. Nei giorni scorsi sono state presentate anche diverse interrogazioni parlamentari ai Ministri dell’Istruzione, delle Finanze e del Lavoro che ancora attendono risposta. Le iniziative proclamate vogliono una volta per tutte porre l’attenzione su un problema che assilla, non solo i lavoratori di questi appalti, ma l’intero Paese: Il 9 luglio 2015 la Camera ha approvato “La Buona Scuola” (Legge 13 luglio 2015, n. 107). Quando si usa il termine “Buona Scuola” si è tenuto conto del fatto che una scuola sporca di per se non può essere bella???? I SOLDI PUBBLICI SI POTREBBERO SPENDERE MEGLIO CONTROLLANDO LA GENUINUITA’ DEGLI APPALTI E RENDENDO UN SERVIZIO MIGLIORE AGLI UTENTI E AI LAVORATORI INTERESSATI. Per tutti questi motivi la Filcams Cgil, la Fisascat Cisl e la Uiltrasporti Uil si appellano direttamente alla sensibilità e alla responsabilità del Presidente del Consiglio e del Commissario dell’Autorità Anticorruzione dott. Cantone per intervenire e dirimere questa drammatica vicenda rispetto ai gravi disservizi nelle scuole, all’emergenza occupazionale, alla violazione dei diritti, delle tutele dei lavoratori, delle normative di Legge, e, soprattutto, di sperpero e/o comunque non corretto utilizzo di denaro pubblico.

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