Un guasto meccanico. All’indomani dell’incidente costato la vita al capitano Gabriele Orlandi, schiantatosi col proprio aereo, un Euro Fighter, nelle acque antistanti Terracina, emergono i primi riscontri.
Sarà l’analisi della scatola nera dell’aereo a fugare ogni dubbio, ma gli esperti che hanno avuto modo di visionare i resti del caccia sarebbero concordi nell’accertare l’ipotesi del guasto tecnico alla base del terribile schianto.
A quanto pare, infatti, il comando che dava potenza al reattore, e che quindi avrebbe dovuto far riprendere quota all’aereo, era inserito del tutto. Il pilota, quindi, era in pieno possesso delle proprie capacità ed avrebbe, in effetti, operato in maniera corretta. A questo punto sarebbe stato il comando a fare cilecca, oppure a rispondere con una frazione di secondo in ritardo tanto da non consentire al capitano Orlandi ne di riprendere il controllo ne, tanto meno, di salvare la propria vita.
La tragedia, lo ricordiamo, è avvenuta domenica 24 settembre durante una esibizione alla quale avrebbero dovuto partecipare le Frecce Tricolori (già partite dall’aereoporto Comani di Latina e prontamente richiamate alla base al momento dell’incidente).


