Una presa di posizione netta contro una situazione paradossale quella presa dalla organizzazioni sindacali contro le aziende Maca e Servizi Generali affidatarie dell’appalto (insieme alla Smeraldo) che gestiscono le pulizie, la sanificazione e il decoro delle scuole della provincia di Frosinone e Latina.
Ieri mattina, 8 settembre, pur avendo lavorato anche nel mese di agosto, hanno ricevta una bista paga pari a zero.
Il motivo lo spiegano le stesse sigle sindacali in un comunicato diffuso nelle ore successive. “Le aziende immediatamente contattate dalle OO.SS. si giustificano riconducendo tale condotta ad uno strano calcolo di recupero di “banca ore” unilateralmente applicato. La gravità di quanto sopra è accentuata dal fatto che l’appalto in oggetto ha carattere pubblico, quindi stiamo parlando di risorse della collettività erogate dal Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca (attraverso Consip).
Oltretutto le aziende Maca, Servizi Generali e Smeraldo, aggiudicatarie dell’appalto già dal febbraio 2014, hanno ripetutamente violato gli accordi Ministeriali e territoriali, oltreché i capitolati di appalto ed i Contratti Nazionali di lavoro e per questo sono state richiamate e segnalate agli Enti preposti ed addirittura condannate in giudizio a seguito di azioni legali promosse da parte delle Organizzazioni Sindacali.
Nonostante tutto quanto sopra ad oggi le Aziende continuano ad avere la gestione dell’appalto e delle relative risorse, a danno non solo delle lavoratrici e dei lavoratori impiegati sull’appalto, ma soprattutto a danno della qualità dei servizi erogati e degli utenti che ricordiamolo sono prevalentemente bambini e giovani studenti”.
Una situazione seria, per la quale le Organizzazioni Sindacali chiedono lumi: “E’ inaccettabile – si legge nel comunicato – che in queste ore le lavoratrici siano obbligate ad incatenarsi ai cancelli delle scuole per protesta per poter rivendicare ed ottenere quanto è nei loro diritti. A tal proposito a Cassino presso la scuola media Conte 2 in via XX settembre domani mattina (quindi oggi per chi legge) le lavoratrici effettueranno un sit-in di protesta a partire dalle ore 7:30.
Non ci fermeremo fino a che a queste aziende non venga tolto l’appalto e ripristinata la legalità nella gestione del servizio, e soprattutto sino a che ai lavoratori venga restituito il loro salario, il loro lavoro e soprattutto la loro dignità: questo il grido che echeggia forte da parte delle quasi mille lavoratrici impiegate nei plessi scolastici delle province di Frosinone e Latina.
Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltrasporti-Uil sono e saranno al loro fianco tanto che hanno già chiesto la convocazione presso il Miur ed alle Prefetture di pertinenza per attivare la procedura di raffreddamento prevista dalla L.146/90 in previsione dello sciopero generale, a cui saremo costretti a ricorrere e che verrà proclamato (in caso non si risolvesse ai tavoli istituzionali il problema) in occasione dell’imminente partenza dell’anno scolastico.
Ci scusiamo fin da ora per il disagio che si verrà a creare nelle scuole ma siamo sicuri che il personale docente e gli studenti con le loro famiglie, non solo capiranno, ma sosterranno le ragioni e saranno al fianco dei lavoratori che sono ormai stremati”.




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