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Mondoreale > Blog > Politica > Aprilia, i grillini presentano le loro osservazioni al progetto della ferrovia
Politica

Aprilia, i grillini presentano le loro osservazioni al progetto della ferrovia

Ultimo aggiornamento: 31 Agosto 2017 10:53
Settimio Brandolini Pubblicato 1 Settembre 2017
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Abbiamo accolto con piacere la notizia, attesa da anni, dell’avvio del procedimento per il raddoppio del binario tra Campoleone e Aprilia sia perché, in generale, i potenziamenti dei collegamenti ferroviari concorrono fortemente alla riduzione delle emissioni di CO2 in atmosfera, sia perché, in particolare, si andranno a diminuire i disagi dei pendolari che ogni giorno usufruiscono di quella linea per spostarsi e che a volte salgono su dei vagoni tanto gremiti, sui quali spesso non si trova posto neanche in piedi. Studiando il progetto del raddoppio, abbiamo subito notato le evidenti opere non previste nei 75 milioni di euro stanziati (esclusi oneri per la sicurezza) per l’intero progetto che composto di vari step; uno di questi step è il raddoppio di 5,8 km di binari e, per questo, abbiamo presentato le nostre osservazioni dovute a tutti quei cittadini abitanti nei quartieri che subiranno tali scelte progettuali. L’iter è iniziato nel 2014 con l’approvazione, da parte della Regione Lazio, della delibera 416 con la quale si ratificava l’ampliamento del citato tratto ferroviario; qualcuno si chiederà, perché la Regione Lazio? Perché dal 1997 con il D.lgs n. 422 e s.m.i., sono state conferite alle Regioni le funzioni e i compiti in materia di servizi pubblici, di trasporto e di interesse sia regionale che locale. La stessa Regione, attraverso il cofinanziamento con fondi Fers Lazio 2007/2013 per la competitività regionale e occupazione, ha approvato nel 2009 la delibera numero 751 per il miglioramento e il potenziamento della rete infrastrutturale e dei nodi di scambio individuando in RFI S.p.a il soggetto attuatore degli interventi di raddoppio della tratta Campoleone – Nettuno, del sottopasso della stazione centrale di Aprilia, già realizzato, e dell’adeguamento del terzo binario. Nel 2011 veniva approvato il nuovo programma di interventi finalizzati al potenziamento delle infrastrutture per il 2007/2013 che prevedeva i lavori, ratificati nel 2012 con la delibera 606, per la tratta Campoleone Aprilia; inoltre, grazie alla stipula di una convenzione tra la Regione ed RFI, si rimodulano gli interventi e si va conseguentemente ad aggiornare l’allegato 1 in cui venivano esplicitati.
Nella stessa delibera 416 del 2014, la Regione definisce l’intervento del raddoppio della tratta Campoleone – Aprilia isolato se non seguito da opere di rinnovamento tecnologico della restante linea poiché la rimanente parte, Aprilia – Nettuno, circa 26 km, rimane ad un unico binario. Riteniamo che gli interventi suggeriti dalle nostre osservazioni (rinnovo e allargamento dei sottopassi ecc…) sia un atto senza il quale non avrebbe senso consentire ad un maggior numero di utenti sui treni, quando la viabilità è ridotta per arrivare alle stazioni. Nello stesso bur. 57 del luglio 2014, dove vengono descritti tutti gli interventi del piano di potenziamento generale, si leggono le considerazioni sul territorio di Aprilia: “L’intervento non presenta particolari difficoltà costruttive in termini di “costruzioni Ferroviarie data anche l’assenza di urbanizzazione al fianco di detto tratto di ferrovia e l’orografia coinvolta: pianeggiante e uniforme”; ed è proprio in riferimento a questa valutazione che nelle nostre osservazioni abbiamo sottolineato le diverse varianti di piano per il recupero dei nuclei abusivi intervenute successivamente al piano regolatore generale, rimaniamo sconcertati come per l’ennesima volta, non vengano considerate le periferie, divenute oggi piccoli centri urbani (era già accaduto nel progetto presentato dalla Paguro per la discarica di La Cogna). La vicinanza di questi nuovi centri urbani costituite con le varianti di recupero, dovrebbero conseguire una serie di accortezze progettuali, a tutela del cittadino, a livello di infrastrutture come, sottopassi, cavalcavia, viabilità stradale, impatto acustico, ecc… ed è per questo motivo che abbiamo incentrato le osservazioni che abbiamo presentato sia sulla richiesta di ammodernamento e messa a norma dei cavalcaferrovia e dei sottovia, documentando lo stato attuale dei ponti esistenti, sia sulla necessità di avere una viabilità decongestionata sul nodo Pontina uscita Poggio. Infatti nel progetto dei lavori l’unico sottopasso del quale è prevista la completa ricostruzione è quello della Loc. Montano di Lanuvio, per i restanti è previsto che vengano lasciati funzionanti e che vengano affiancati da un nuovo ponte. Abbiamo altresì evidenziato l’interferenza fra la famigerata discarica abusiva di via Nettunense 102 ed i lavori che si realizzeranno ed in relazione alla presenza di questo pericolo abbiamo chiesto alla Regione e ad RFI S.p.A, di valutare tutti gli aspetti legati sia alla sicurezza dei lavoratori che a quella della cittadinanza viste le lungaggini amministrative e la sonnolenza di dovrebbe agire.
Siamo stati inoltre onorati di aver collaborato in sinergia con i Comitati di quartiere, abbiamo ascoltato le diverse problematiche che da anni essi chiedono siano risolte, suggerendo di rappresentarsi inviando osservazioni in modo da poter avere parola sul tavolo Regionale all’eventuale Conferenza dei servizi che potrebbe essere indetta nei mesi prossimi. Come attivisti cerchiamo in tutti i modi di sollecitare i cittadini a non delegare ma ad essere personalmente presenti nelle decisioni riguardanti il territorio in particolare e nella vita pubblica in genere.

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