Non bastavano le delibere di giunta sulla quali si palesavano illegittimità nella forma e nel contenuto e per questo motivo dovrebbero essere annullate in autotutela. Ora ci si mette anche un atto formalizzato l’1 agosto scorso, un decreto sindacale con il quale Di Raimo assegnava l’incarico ad interim delle funzioni dirigenziali di tutte le aree comunali a Gloria Di Rini, che del Comune di Sezze è la segretaria generale. A sollevare la questione ancora Paride Martella, esponente de Il Bianco Leone, che ha scritto al sindaco nei giorni scorsi affinché annulli quel decreto. Secondo l’esponente di minoranza, che nella sua nota cita diversi articoli che regolamentano il funzionamento della macchina amministrativa, la decisione del sindaco andrebbe contro ogni principio in termini di conflitto di interesse, con la stessa persona, in questo caso la segretaria, che in alcuni casi si potrebbe trovare nella scomoda posizione di controllore e controllato. Da qui la richiesta di Paride Martella, cui ha aderito anche il suo collega di minoranza Serafino Di Palma, e la richiesta di un provvedimento legittimo. Nella stessa ottica il presidente della commissione Trasparenza ha sollevato questioni sugli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni. Secondo Martella, infatti, l’ente non avrebbe rispettato i dettami imposti dalla legge e le richieste, in questo caso, sono addirittura più esplicite: “Si chiede l’immediata pubblicazione dei dati e il recupero delle somme erogate, atteso che la violazione di legge è stata palese e, di conseguenza, la condotta, tenuto conto del ruolo e della funzione ricoperta, è senza dubbio gravemente colposa ed ha determinato danno erariale”.




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