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Mondoreale > Blog > Attualità > Acqualatina, crisi idrica: conferenza dei Sindaci e dei Presidenti di Provincia dell’Ato4
Attualità

Acqualatina, crisi idrica: conferenza dei Sindaci e dei Presidenti di Provincia dell’Ato4

Ultimo aggiornamento: 21 Giugno 2017 16:47
Lidano Lucidi Pubblicato 22 Giugno 2017
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Lo scorso martedì 20 giugno si è tenuta la Conferenza dei Sindaci e dei Presidenti di Provincia dell’Ato4. Il Presidente Lauriola ha aperto l’audizione del Gestore rimarcando che ci si trova dinanzi a un’emergenza di levatura nazionale, come testimoniato anche dalle cronache. Per questo motivo, Acqualatina è al lavoro già da un anno per far fronte alle emergenze, su più livelli, sia tecnico che istituzionale. Sul livello tecnico si è al lavoro con un piano strutturato e azioni d’emergenza, tema poi approfondito dall’Ing. Cima. Sul livello istituzionale, invece, il Gestore ha incontrato il Prefetto di Latina, al quale ha presentato il piano d’azione e l’esigenza di convocare un tavolo interistituzionale per accelerare gli iter autorizzativi delle opere. In chiusura, il Presidente Lauriola ha ricordato l’iniziativa intrapresa dalla Presidente Della Penna, che nei giorni scorsi ha predisposto quanto necessario per attivare la procedura di richiesta, alla Regione Lazio, dello Stato di Emergenza Idropotabile. Dopo una breve introduzione, il Presidente ha passato la parola ai tecnici. La scarsità delle piogge, documentata dai dati pluviometrici ufficiali ha generato, già nell’estate 2016, una carenza idrica mai affrontata prima, provocando un forte abbassamento dei livelli di acqua nelle falde naturali. Il confronto tra l’estate 2013 e i mesi attuali mostrano un calo delle piogge pari a circa il 50%. I dati attuali, peraltro, mostrano una situazione più critica rispetto allo scorso anno, poiché le sorgenti riportano, in questi mesi, un calo della produzione pari a quella riscontrata alla fine dell’estate 2016. Le misure in corso nel Sud Pontino per contrastare l’emergenza, sono: Autobotti: 12 punti fissi di approvvigionamento e 8 autobotti mobili; Navi-cisterna: 2.000 mc/giorno presso il porto di Gaeta; Chiusure Notturne: per un recupero dei livelli minimi dei serbatoi; Ricerca perdite: 3 squadre operative, dal 20/06, nei comuni di Formia, Gaeta e Minturno. Anche nella zona dei Monti Lepini si è lavorato e si è al lavoro incessantemente: Realizzato risanamento della condotta adduttrice di 2 km per Priverno (periodo 2016-2017); In corso il secondo stralcio della condotta adduttrice Fiumicello-Villa S. Stefano. Sono stati conclusi, inoltre, i lavori per l’attivazione del nuovo «Pozzo Vòlaga», a supporto della centrale Fiumicello. Grazie all’interessamento dei Sindaci e al supporto degli Enti preposti, in primis l’ASL di Latina, il pozzo è stato attivato nel pomeriggio di oggi, 20/06. Grazie al nuovo pozzo si avrà una diponibilità attesa di 40-50 l/sec a favore dei Comuni di Maenza, Priverno, Prossedi, Roccagorga, Roccasecca dei Volsci e Villa S. Stefano. È previsto, inoltre, per il 2018, il collegamento tra la centrale Sardellane e la rete idrica di Priverno, per un rafforzamento dell’approvvigionamento su tutto il Comune. L’ing. Cima ha poi riepilogato le azioni previste dal piano di lavoro denominato “Nuove Risorse”, sia a favore dell’area dei Monti Lepini, sia a favore del Sud Pontino. Il piano ha preso vita dall’ampliamento del Piano degli Investimenti richiesto dal Gestore e approvato dalla Conferenza die Sindaci lo scorso 20 dicembre 2016, con delibera n.17. L’Ing. Cima ha poi ricordato che, nel corso degli anni, su proposta del Gestore, il Piano degli Investimenti è stato più volte ampliato, con un’attenzione particolare al progetto di recupero dispersioni fisiche, per il quale si è passati dai 50 milioni del 2012 ai 70 milioni del Piano approvato lo scorso dicembre. Focus progetto di risanamento delle reti: l’unica soluzione in grado di fronteggiare in maniera stabile l’emergenza, nel medio-lungo termine, è il risanamento delle reti idriche. Il progetto comprende sia attività di manutenzioni straordinarie, sia attività più sofisticate di recupero delle perdite fisiche. Nel corso degli anni, la Conferenza dei Sindaci ha destinato gran parte delle risorse inizialmente previste per tali attività, nel Piano degli Investimenti, alle emergenze di volta in volta emerse, come quella dell’arsenico, per fare un esempio. La versione attuale del Piano, invece, prevede la destinazione di nuove risorse e priorità al recupero delle dispersioni fisiche, soprattutto nel Sud Pontino, dove la situazione si presenta più critica, come riconosciuto anche dai Sindaci, nel corso della Conferenza. Il Piano degli Investimenti approvato dalla Conferenza dei Sindaci nel mese di dicembre prevede, complessivamente, oltre 155 milioni di euro di investimenti finalizzati al contrasto delle perdite fisiche sul territorio, di cui: oltre 85 milioni di euro per le manutenzioni straordinarie, 37,6 dei quali già realizzati; oltre 70 milioni di euro per il recupero delle dispersioni fisiche, di cui oltre 10,6 già realizzati o in corso di realizzazione. Con questi interventi si prevede di portare le perdite fisiche dall’attuale valore del 58% al 49%. Per raggiungere il valore del centro-nord Italia, pari al 35%, occorrerebbero ulteriori 150 milioni di euro, nel Piano degli Investimenti, da destinare a queste attività. Una parte di questi investimenti ha già trovato riscontro da parte del Ministero dell’Ambiente che, a fronte del progetto presentato dal Gestore, ha confermato un finanziamento di 5 milioni di euro.

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