Si è svolta venerdì 27 gennaio presso la sala consiliare della Camera di commercio di Latina, la
conferenza organizzata dal consorzio per lo sviluppo industriale Roma-Latina, consorzio che è un ente pubblico economico dotato di autonomia imprenditoriale. La riunione, voluta fortemente dal presidente, il dottor. Scarchilli, è stata organizzata per fare il quadro della situazione dell’anno appena concluso e per poter esporre i progetti e le sfide future. Scarchilli inizia dicendo che un obbiettivo è stato raggiunto: il disavanzo finanziario è stato risanato attraverso una serie di iniziative e investimenti. In più il team si è impegnato molto nel recuperare due soci storici: Pomezia e Ardea che ha portato al recupero di 300.000 euro. “Attualmente stiamo collaborando con i comuni che per noi sono enti preziosi in quanto dispongono di grandi siti industriali. Inoltre abbiamo deciso di istituire una società di gestione avente come amministratore delegato Cosimo Veduto perché crediamo di poter risolvere situazioni drastiche come le strade agglomerate e l’acqua. Nei mesi scorsi -continua il presidente- abbiamo svolto una campagna regionale su tanti siti dismessi soprattutto nell’area di Pomezia. Sono tutte situazioni che nel passato sono state lasciate in stand by dovuto alla burocrazia troppo complicata. Abbiamo a disposizione due strumenti economici che la regione Lazio mette a disposizione: la legge 7/88 che rilascia 3 milioni destinati ad opere di urbanizzazione e la legge 60/78 riservata ai consorzi e ai comuni con importi di 800.000 euro per 3 anni. I progetti da presentare devono essere esecutivi e noi ci batteremo a livello nazionale affinché arrivano i soldi per i consorzi”. Successivamente il presidente rende noto il fatto che il consorzio ha deciso di fondare l’istituzione dell’agenzia delle imprese utile al rilascio dei pareri per l’avvio delle attività produttive affinché il consorzio diventi un punto volano di sviluppo. In un secondo tempo, prenderà parola il direttore , il dottor Mangiapelo il quale decide di renderci partecipi dei dati inquietanti della tangenza dello sviluppo negli ultimi 8 anni che è andata abbassandosi. “ Arrivano sul tavolo tante segnalaIoni su siti industriali dismessi. Bisogna attivarsi con gli scarsi strumento che ci sono. Snellire tutte le attività burocratiche è un primo grande passo. Vogliamo ricordare che abbiamo una responsabilità oggettiva penale e amministrativa negli interventi che facciamo – conclude il direttore.
Bianca Ciurea




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