Martedì scorso presso il museo della Terra Pontina è stato presentato il progetto “Scoprire scoprendo”, pianificazione desiderata e realizzata dall’UICI Onlus di Latina, dall’ENS e la CIIVA Onlus di Latina che ha come obiettivo quello di mettere a disposizione vari percorsi artistici accessibili alle disabilità sensoriali di diversa natura o grado, per ripercorrere al buio e con il tatto gli oggetti e le tracce storiche del nostro territorio. Il tutto sarà pronto per il mese di gennaio in quanto scoprire il passato attraverso questo bagaglio di conoscenze e di oggetti è cosa importante in quest’epoca dove la cultura sembra essere in disparte, ma richiede un notevole lavoro di organizzazione e di creazione. Verranno messe a disposizione delle cartoline tridimensionali (inerenti i monumenti e le piazze della città) in modo tale da permettere di scoprire con le mani la storia, ci saranno delle piantine in rilievo, verrà riprodotto in scala il museo stesso, ci sarà una stanza al buio che farà provare sensazioni e percezioni diverse alle persone vedenti. Tutto sarà accompagnato dalla lettura tattile in quanto, come ha sostenuto la vicepresidente, Patrizia Scarselletti, bisogna mettere la cultura a disposizione di tutti, si deve essere cittadini alla pari. “È importantissimo conoscere le nostre radici per capire chi siamo, siamo cittadini e abbiamo il dovere a partecipare con senso civico per far sì che si prendano strade sempre migliori. Scoprire il passato attraverso questo bagaglio è importante”, afferma il presidente dell’ente nazionale sordi, Biagio Meschino. Il progetto è ricco di eventi per sensibilizzare i nostri esseri, perché integrazione significa stare insieme a qualsiasi livello. Successivamente è intervenuta anche l’assessora ai servizi sociali, Patrizia Ciccarelli, che si è dichiarata molto soddisfatta di queste associazioni che hanno saputo mettersi in rete con la capacità di sviluppare reciprocità. “Sto vivendo la macchina amministrativa che si muove con altri movimenti, si devono apportare tante modifiche e ciò porta a rallentare. La nostra ambizione è quella di piegarla e riuscire a mettere al centro la persona. Il vostro è un lavoro prezioso, in questo museo c’è storia, c’è energia, c’è una percezione diversa grazie all’accessibilità”.
Bianca Ciurea






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