Latina, dopo tanto la maggioranza prende in considerazione le proposte che arrivano dall’opposizione

Lunedì si è tenuto, nel tardo pomeriggio, il consiglio comunale convocato in via straordinaria per approvare la delibera che avrebbe modificato lo statuto, inserendo la figura di consigliere delegato, voluta fortemente dalla maggioranza. Si procede con un lungo dibattito, dove opposizione e maggioranza esprimono i propri pareri su questo nuovo ruolo in quanto sarebbe sia controllato che controllore. Molti consiglieri (dell’opposizione) chiedono alla giunta e all’intero gruppo LBC se è proprio necessaria questa modifica, non sono sufficienti gli assessori oppure non sarebbe più opportuno utilizzare la formazione e le conoscenze dei cittadini per dare contributi alla vita pubblica, insomma aprire la vita comunale all’esterno. Interviene successivamente la consigliera Zuliani,la quale dichiara di aver fatto un analisi molto approfondita di questa proposta e nonostante negli anni passati fosse contraria, ad oggi capisce che molti comuni hanno individuato in questa figura un grande aiuto. È la struttura della delibera che non condivide: “chiedo che non si parli di incarico di consigliere delegato bensì di mandato, vi è una differenza abissale perché quando si parla di deleghe si parla del sindaco o degli assessori e ciò potrebbe produrre problemi e conflitto inerente ai poteri della giunta, al sindaco e al tutto il consiglio comunale. Non ho mai accettato la parola delega, tantomeno che il consigliere potesse essere delegato a rappresentare il sindaco. La figura del mandato invece, è più attinente perché ci sarà una persona scelta dal sindaco che si dovrà occupare di alcuni punti e criticità della città, approfondendo alcune materie.” Discorso centrato della consigliera datosi il risultato raggiunto: al momento della votazione, per la prima volta la maggioranza ha accettato le proposte dell’opposizione, dopo diversi mesi di muro contro muro. Interviene successivamente il sindaco che ci tiene a ribadire che questa proposta è nata da una grande esigenza: a Latina c’è tanto da lavorare e dunque è arrivato il momento di normare altre figure che possano contribuire. È un carico di lavoro in più, non rappresenta alcun premio.