Il sindacato dei Medici Italiani del Lazio ha deciso di organizzare per sabato 29 ottobre dalle 9:30 alle 13 presso il centro sociale “Ubaldo Calabresi” di Sezze un incontro-dibattito dal titolo “Non spegnete le luci dell’assistenza medica notturna, No alla chiusura della Guardia Medica, No alla chiusura dei Punti di Primo Intervento”. L’incontro, che fa parte di una serie di iniziative svolte dal Sindacato dei Medici Italiani a livello nazionale denominate “Cento assemblee Cento città”, ha l’intento di sensibilizzare il mondo politico, i medici, gli operatori del settore socio-sanitario, le associazioni di volontariato, la scuola e tutti i cittadini sulla prospettiva di riduzione dell’assistenza sanitaria pubblica, in particolare dell’attività medica svolta nelle fasce orarie notturne, proposta nell’ambito del rinnovo contrattuale dei medici di Medicina Generale. Infatti i rappresentati della conferenza Stato-Regioni, invece che favorire e potenziare la piena integrazione dei servizi sanitari e delle diverse figure professionali che vi operano, sono orientati all’attuazione di un modello assistenziale, cosiddetto H16, basato sull’abolizione della Guardia Medica dalle 24 alle 8, lasciando attiva in tale fascia oraria esclusivamente l’emergenza territoriale del 118, già sotto organico e non in grado di assolvere tutte le richieste provenienti dalla popolazione. Un tale modello rischierebbe, se attuato, di far aumentare l’afflusso dei cittadini verso i Pronto Soccorso ospedalieri, alcune volte lontani dalle proprie residenze, anche per l’ipotizzata chiusura dei Punti di Primo Intervento, con notevole allungamento dei tempi di attesa. Per contrastare tale disastrosa evenienza occorre essere uniti nella richiesta al Governo di una maggiore attenzione per i bisogni di salute dei cittadini, essendo la tutela della salute un concetto che investe ogni settore sociale ed economico. Il sindacato dei medici laziali, aperto ad ogni utile suggerimento, chiede ai partecipanti la condivisione di queste idee e la sottoscrizione di una petizione contraria al modello assistenziale H16, alla chiusura dei Punti di Primo Intervento, per la realizzazione di una Sanità Pubblica orientata alla piena integrazione funzionale e organizzativa dei vari servizi ed alla fattiva collaborazione e sinergia tra le diverse figure professionali coinvolte, sociali e sanitarie.
Sezze, un incontro per salvare quello che resta della Sanità sui Lepini




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