Dopo aver ascoltato le affermazioni del consigliere comunale di LBC, Fabio D’Achille, il quale accusava i commercianti di strumentalizzare la minoranza, l’associazione Latina centro, comitato dei commercianti, decide di rispondere in merito alla questione: “E’ vero, ovviamente la nostra lobby è cosi potente che si può permettere di strumentalizzare l’intera opposizione. D’altro canto siamo cosi potenti che negli ultimi anni ci hanno propinato ztl, pista ciclabile etc senza neanche consultarci, siamo così potenti che le scorse amministrazioni (compreso il periodo commissariato) non ci hanno neanche voluti ricevere (anche quando eravamo in possesso di tremila firme di cittadini). Invece di preoccuparsi di buttare li delle dichiarazioni senza senso il consigliere dovrebbe capire che l’opposizione si è schierata per una apertura feriale della ztl semplicemente perché lo avevano promesso in campagna elettorale e magari lo sorprenderà apprendere che ci sono uomini che le promesse elettorali le mantengono”. Latina centro risponde anche ad un altro punto trattato dal consigliere d’Achille, sostenitore dell’idea che i commercianti abbiano indotto in errore il sindaco, facendogli credere di essere rappresentativi di tutto il centro storico: “Il candidato Sindaco Damiano Coletta ha richiesto lui di incontrarci per ben tre volte in un arco temporale di oltre un mese, la promessa di apertura la ha firmata dopo aver incontrato anche gli altri dell’Ascom, dire che non si sapeva della loro esistenza è semplicemente ridicolo. Come è ridicolo dichiarare che i commercianti sono divisi 50% e 50%: noi rappresentiamo 98 aziende in centro e il Sindaco lo sa perché gli sono state fatte vedere le carte e sa benissimo che gli “altri”, che legittimamente portano avanti altre opinioni , possono essere valutati al massimo in una decina”. Per quanto riguarda l’evento della notte bianca tenutasi lo scorso 26 agosto, con risultati fallimentari, l’intero comitato afferma che anche essi sono preoccupati che questo episodio si possa ripetere e ci tengono a sottolineare che nonostante essi inizialmente siano stati a favore dell’evento, dopo il terremoto reatino, non ci poteva essere aria di festa, mentre a 100km da noi, si scavava per salvare vite. Sottolineano anche che i cittadini della nostra città, abbiano avuto appunto lo stesso punto di vista, datosi le scarse presenze.




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