Il presidente dell’ANAC, Raffaele Cantone, abbraccia la decisione comunale di suddividere l’appalto sulla gestione dei servizi sociali in lotti per quanto riguarda l’affidamento triennale dei servizi di sostegno e aiuto alla disabilità e di assistenza domiciliare agli anziani. Una decisione comunale che ha suscitato molte polemiche e segnalazioni da parte di operatori del terzo settore ma che Cantone decide di difendere inoltrando un comunicato dove fornisce una serie di di indicazioni operative alle stazioni appaltanti che affidano frequentemente, con unica gara, servizi assistenziali diversi, sia per tipologia di attività che per destinatari degli interventi, richiedendo l’esecuzione di prestazioni complesse. «Tale scelta – scrive Cantone – comporta l’introduzione di barriere all’accesso e determina forti restrizioni della concorrenza, precludendo la partecipazione alle procedure di affidamento degli operatori che, pur difettando delle capacità richieste per svolgere l’intera prestazione prevista dal bando di gara, avrebbero i requisiti necessari a eseguire almeno uno dei servizi richiesti».Il rispetto dei principi di concorrenza e non discriminazione – continua il Presidente più avanti – impone l’adozione di accorgimenti che consentano, in ogni caso, la massima partecipazione degli operatori economici alle procedure di affidamento. Ciò anche nei casi in cui sia previsto lo svolgimento contestuale di una molteplicità di prestazioni (es. accoglienza dei richiedenti protezione internazionale), oppure la medesima prestazione debba essere eseguita con modalità differenziate per adeguarla ai bisogni di diverse tipologie di utenti finali (es. assistenza domiciliare rivolta ad anziani, disabili, malati terminali)».
Bianca Ciurea




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