Quote rosa? No, grazie. La questione scuote di nuovo il Comune, dopo che già nel corso di questo secondo mandato del sindaco Campoli era spesso stato una spina nel fianco. A tornare sull’argomento è stata Antonia Brandolini, capogruppo degli indipendenti in minoranza, che il 26 giugno 2014 lasciò la maggioranza insieme al collega Serafino Di Palma proprio per la questione delle quote rosa in giunta, unita alla gestione della stipula del contratto con l’A&G e al Bilancio non votato dall’ala critica del Partito Democratico. In una nota il consigliere di minoranza ha spiegato: “Le minoranze ancora una volta si vedono costrette a rimarcare le mancanze di questa amministrazione dopo la lettura nei giorni passati dei giornali cartacei e online che hanno giustamente sottolineato la positività delle amministrazioni dei Comuni limitrofi come Bassiano e Sermoneta, che hanno ricevuto dalla regione Lazio il riconoscimento di Comune alla pari. Una vera e propria rivoluzione, come dichiarò Zingaretti alla presentazione di questo bellissimo progetto che aveva come fine quello di rafforzare e valorizzare la presenza delle donne nelle istituzioni tutte, come già stabilito dalla legge Del Rio e come stabilito nello statuto del Partito Democratico. E Sezze in tutto questo? La nostra amministrazione – conclude Antonia Brandolini – bocciò all’epoca anche la mozione presentata dalla sottoscritta, dove si chiedeva di rivedere la giunta, rigettata dalla maggioranza tutta, sindaco in primis, e per l’ennesima volta la nostra amministrazione non potrà godere della maggiorazione del punteggio nel momento in cui andremo a partecipare a bandi regionali. Come potrà presentarsi alle donne per ottenere consensi quando da questa maggioranza le donne sono state bistrattate e non considerate?”.
Sezze, Antonia Brandolini torna ad accendere la questione legata alle quote rosa


