Si torna in aula oggi pomeriggio a Sezze per un consiglio comunale che si preannuncia particolarmente acceso. Tanti i punti all’ordine del giorno del consiglio fissato per le 16:30 e, in seconda convocazione, per venerdì 30 ottobre alla stessa ora, a cominciare dall’approvazione dei verbali delle sedute precedenti e dalle comunicazioni di sindaco e presidente del consiglio. Poi si passerà ad uno dei temi caldi di questo periodo, il Patto dei Sindaci, con un’approvazione che verrà sicuramente approfondita e che non mancherà di sollevare polemiche tra maggioranza e opposizione, che nei giorni scorsi ha criticato il modus operandi della giunta Campoli nella decisione di sottoscrivere il patto. Una rilevante parte della massima assise cittadina sarà dedicata alla ratifica di delibere inerenti alcune variazioni (tutte per eccesso) del Bilancio, grazie ai contributi arrivati per la raccolta differenziata, per il Piano Locale Giovani, per la quarta rata della Tari e per maggiori entrate dai ruoli suppletivi. A quel punto si passerà alle due mozioni presentate dal consigliere di Forza Nuova Roberto Reginaldi e firmate dal consigliere del Partito Democratico Remo Grenga sulla sicurezza, con la richiesta dell’apertura di un Commissariato di Polizia a Sezze, e sul baratto amministrativo previsto all’interno del decreto “Sblocca Italia”, battaglia che il consigliere Reginaldi sta portando avanti da tempo. Tanti temi, insomma, sui quali si preannuncia una battaglia tra maggioranza e opposizione, i cui rapporti in queste settimane sembrano essere estremamente tesi, anche in considerazione della decisione di portare la convocazione dei Question Time da 30 a 60 giorni. Ma gli occhi di tutti, dopo le diatribe appena passate, saranno puntati su un qualcosa di esterno all’aula, le telecamere dei Grillini, dopo l’allontanamento dell’ultimo consiglio, la bagarre sui regolamenti e una serie di proposte che sono ancora al vaglio della maggioranza. Le ultime indiscrezioni raccontano che il Meetup setino sarà presente in consiglio comunale armato di telecamera, per far valere un diritto che un regolamento comunale non può vanificare. La reazione del presidente del consiglio potrebbe essere identica all’ultima volta, con l’allontanamento dall’aula, ma fonti vicine ai Grillini parlano anche della possibilità di una protesta civile, con attivisti armati di telefonino a riprendere la seduta.


