Alta tensione ieri mattina in commissione Capigruppo, convocata dal presidente del consiglio comunale Sergio Di Raimo per analizzare alcuni articoli del regolamento consiliare che potrebbero essere modificati. Il primo punto toccato dai rappresentanti dei partiti che formano la massima assise cittadina è stato quello relativo ai Question Time, con l’idea di ridurli da uno ogni 30 giorni a uno ogni 60. La proposta ha subito infuocato gli animi, con la minoranza che ha evidenziato il paradosso di interrogazioni urgenti che invece dovranno aspettare due mesi per essere dibattute. La maggioranza ha comunque evidenziato che una modifica al regolamento dovrà essere fatta. Il punto successivo ha riguardato proprio le commissioni consiliari, con una situazione ingarbugliata visti i cambi di casacca. Dalla minoranza il consigliere Reginaldi (rappresentante di Forza Nuova) ha chiesto che i vicepresidenti delle commissioni fossero appannaggio dell’opposizione, per una maggiore trasparenza. Anche in questo caso non si è arrivati ad una soluzione da portare in consiglio, ma ci si aspetta una modifica strutturale dei componenti delle commissioni. I toni in aula si sono ulteriormente alzati quando si è discusso sulla presenza di telecamere in aula durante consigli e commissioni, con le riprese gestite dal Meetup setino dei Grillini. Il presidente del consiglio comunale ha letto la parte di regolamento che impone a chi effettua riprese di essere autorizzato dopo aver presentato un documento di registrazione al Tribunale ed ha affermato che questo genere di documentazione non è stata presentata. L’operazione “fiato sul collo”, insomma, avrebbe bisogno di altri requisiti. Dalla minoranza ci si è immediatamente chiesto per quale motivo questo problema non fosse stato sollevato in passato. Alla fine, dopo un lungo dibattito sull’opportunità di avere telecamere in aula durante i lavori del consiglio, la decisione è stata rinviata. Proprio sull’argomento è intervenuto Damiano Risi, portavoce del Meetup setino: “A nome dei Grillini sfido il consiglio comunale di Sezze a far rispettare le regole, non solo quella delle telecamente in aula, ma tutte le altre del regolamento comunale. Al prossimo consiglio saremo in aula a riprendere con la nostra telecamera. Se il presidente del consiglio comunale lo riterrà opportuno potrà chiamare le Forze dell’Ordine o far oscurare il nostro canale”.


