A Sabaudia si lavora in vista dell’avvio della nuova stagione che vedrà la Caffè Circi Sabaudia, allenata da Daniela Casalvieri, impegnata ancora una volta nel campionato nazionale di pallavolo femminile di serie B2. Dopo il ritorno di Chiara Carminati, centrale che per molti anni è stata l’anima pulsante del Sabaudia, la società del presidente Alessandro Pozzuoli ha chiuso per l’acquisizione del cartellino di Francesca Furlanetto, 19 anni, di Pontinia, centrale di 176 cm di altezza che proviene dal Volley Terracina dove ha giocato con la squadra di serie D senza disdegnare qualche esperienza in prima squadra. «Sono molto felice della fiducia che mi ha concesso la società di Sabaudia e spero di ripagarla sul campo, sono una giocatrice molto grintosa, mi piace farmi sentire e non vedo l’ora d’iniziare la preparazione – ammette Francesca Furlanetto, che gli amici hanno soprannominato “Picci” in onore di Francesca Piccinini, storico capitano della Nazionale di pallavolo femminile – devo ammettere che la Piccinini è una giocatrice che adoro, anche se non gioca nel mio ruolo, per quello la mia centrale preferita è Valentina Arrighetti e a lei cerco d’ispirarmi. Lo scorso anno è stato importante perché a Terracina ho avuto la possibilità di allenarmi con Carmine Pesce, con lui ho lavorato tanto e sono sicuramente cresciuta molto anche se ancora ho tanto da migliorare in tutti i fondamentali». La Furlanetto rientra nella tipologia di giocatrici che la Sabaudia Pallavolo ricerca: giovane, di prospettiva e della zona. «Quella di Sabaudia è una piazza stimolante e non vedo l’ora di conoscere le mie compagne – ha aggiunto la Furlanetto, fresca di diploma in ragioneria e ora alle prese con il test per accedere a fisioterapia – conosco Chiara Carminati, una giocatrice con cui ho avuto il piacere di condividere la passata stagione a Terracina, poi le altre le conoscerò nei prossimi giorni. Musica? Ascolto un po’ di tutto, ultimamente J-Ax, per quanto riguarda il calcio la mia squadra del cuore è l’Inter. Prima della pallavolo avevo provato a giocare a pallamano, vivendo a Pontinia era quasi d’obbligo, ma poi ho scelto il volley».
