“Tutti i nodi vengono al pettine”. Così Alessandro Cozzolino, ex Capogruppo del Pd in consiglio comunale, sintetizza la situazione che si sta creando sul tema dell’Urbanistica a Latina. “Il Commissario Giacomo Barbato, impegnato a traghettare la città fino alle prossime elezioni del 2016, si è accorto subito della delicatezza delle questioni da dover affrontare in questi dieci mesi di duro lavoro – afferma Cozzolino -. Appena entrato in comune è stato visitato dalla Procura che ha voluto prendere le carte di tutte le concessioni edilizie rilasciate, quelle negate e quelle in itinere. Evidentemente vuole fare chiarezza su tutte le domande a costruire presentate in questi ultimi anni in Comune. La posizione del PD è stata chiara fin dall’inizio. Era nostra intenzione portare in consiglio comunale l’approvazione dei Piani Particolareggiati e volevamo che il comune di Latina si allineasse sulle posizioni espresse ufficialmente dalla Regione Lazio. Metodi non a norma di legge invece sono stati seguiti da Di Giorgi e la sua maggioranza e nessuno dei due punti è stato accolto dal Sindaco che, sul settore urbanistica, non è mai stato in grado di procedere in maniera trasparente. I danni causati dalla gestione scellerata e privatistica dell’Urbanistica della città – continua Cozzolino – ha portato a diverse criticità. Si pensi alle aree dove dovrebbero sorgere abitazioni a canone calmierato, la cosiddetta edilizia residenziale pubblica. L’ex maggioranza procedette in modo poco chiara andando a modificare in corsa un regolamento approvato nel 2000 in Consiglio comunale e successivamente modificato in Giunta. Questo è stato solo il primo di altri passaggi burocratici non lineari che hanno portato a lasciar fuori le cooperative a favore dei privati per l’assegnazione della localizzazione delle aree comunali. Se pur in maniera poco limpida le aree sono state assegnate – conclude Cozzolino – ma è altrettanto vero che nessuna scadenza è stata imposta per l’inizio e per la fine della costruzione degli alloggi, tanto è vero che ad oggi nessun cantiere è partito. Insomma, il tutto si è risolto di fatto con un’assegnazione di aree su cui costruire ma senza alcuna certezza che vengano mai realizzate. L’amministrazione Di Giorgi è riuscita in un’impresa negativa: creare un caos totale nel settore urbanistico che di fatto blocca le imprese e non aiuta i cittadini in difficoltà economica che avrebbero diritto a case a canone calmierato. Il Pd si propone come forza di governo credibile che in ogni settore, in primis quello urbanistico, ha il compito di far tornare questa città alla trasparenza, alla meritocrazia e alla tutela dei diritti di chi costruisce e dei cittadini”.
Latina, Cozzolino: “Urbanistica: ora tutti i nodi vengono al pettine”


