Tutta la stagione concentrata in una sola partita. La salvezza della Caffè Circi Sabaudia nel campionato di pallavolo femminile di serie B2 passa per la partita in programma oggi a Cave (Roma) alle 15.30 in contemporanea con tutte le altre sfide del girone G, ma la squadra di Sabaudia è padrona del proprio destino perché vincendo potrebbe festeggiare la salvezza senza aspettare gli altri risultati. “Sapevamo che la nostra stagione sarebbe stata difficile e lunga perché abbiamo messo in piedi un progetto di squadra dall’età media molto bassa che alla lunga raccoglierà risultati importanti – chiarisce Alessandro Pozzuoli, presidente della Sabaudia Pallavolo – la salvezza? Non mi piace fare calcoli, ma ci tengo a sottolineare che sono felice di poter giocare l’ultima partita di campionato con la consapevolezza che tutto dipende da noi e da quello che faremo durante il match: le mie giocatrici scenderanno in campo con l’atteggiamento giusto e con la certezza di avere le carte in regola per fare risultato con chiunque com’è capitato in passato. Il calendario ci ha messo di fronte le prime quattro squadre della classifica del girone G nelle ultime sei partite, nonostante questo siamo riusciti a ottenere finora tre vittorie su cinque (con Frascati, Cagliari e Serramanna, ndr): a Cave sarà una partita difficile ma l’approccio che avremo sarà cruciale per l’esito della partita”. Per l’intero campionato sarà un finale da film horror perché la graduatoria del girone G è cortissima se si considera che solamente la squadra quinta classificata può considerarsi salva con 31 punti, mentre tutte le altre sono invischiate nella zona salvezza: la Caffè Circi ha 30 punti proprio come il Cave ma ci sono sei squadre compresse in appena tre punti e così in ballo (oltre a Sabaudia e Cave) ci sono anche Ladispoli, Casal De’ Pazzi e Palau (a 29 punti) e il Fondi (29 punti) mentre le ultime due, Serramanna e Settesoli Marino, sono già retrocesse e si scontreranno tra loro nell’ultima giornata. La sfida di Cave verrà diretta da Azzurra Marani e Pierfrancesco Pascasio.
