Si riunisce il PD di Priverno. Oggi pomeriggio il commissario nominato da Latina, Maurizio Mansutti, terrà l’incontro con tutti gli iscritti dopo lo ‘scisma’ che ha portato alla fine dell’amministrazione Delogu. Prima dell’incontro, Roberto Antonini e Renato Di Giorgio hanno scritto una lettera aperta indirizzata al Commissario e non solo: “C’era una volta quando a Priverno le amministrazioni di centro sinistra ottenevano risultati importanti per tutta la città e la sezione del maggior partito della sinistra era una fucina di dibattito e di confronto sulla vita politica della nostra comunità. Sembra l’inizio di una favola ed invece è l’opposto della triste situazione in cui versa oggi sia il Comune e sia il circolo Pd.
Infatti, dopo solo due anni di amministrazione di centrosinistra, il cui avvento aveva suscitato tanto entusiasmo tra i cittadini, oggi il Comune è retto da un Commissario prefettizio mentre il circolo Pd è stato commissariato dagli organismi provinciali proprio come conseguenza delle lotte intestine e personalistiche che hanno portato allo scioglimento del Consiglio Comunale.
Un quadro veramente devastante soprattutto per coloro, di sinistra o meno, che credono nella buona politica intesa come servizio alla collettività e non come soddisfacimento degli interessi personali.
Di fronte ad una situazione così deteriorata, mentre le reazioni dell’elettorato di centro sinistra vanno da “siete tutti uguali” a “ non venite più a chiedermi il voto”, da parte di qualcuno si continua ancora a seguire la strada della contrapposizione e dello scontro come se questa fosse la soluzione e non l’aggravamento della situazione stessa.
Riteniamo, invece, che sia necessario una profonda riflessione su tutto quello che ha portato a questo triste risultato e a trovare nuove strade per uscire dallo stato drammatico e comatoso in cui versa il partito.
Per questo il ruolo del Commissario del circolo è essenziale per ridare dignità e vitalità al partito stesso.
Il suo ruolo non può essere solo notarile e non deve tendere alla ricomposizione di una unità fittizia di cui non si vede nessuna necessità. Se così avvenisse la gente la bollerebbe come “i soliti giochi della politica” e aumenterebbe la diffidenza nei confronti del partito e dei suoi esponenti.
È necessario allora un superamento della situazione attraverso nuove idee e nuovi uomini.
Riteniamo che il Commissario, attraverso un confronto serrato con gli iscritti, con i simpatizzanti, con le altre forze politiche e sociali del centrosinistra, debba individuare una personalità, non necessariamente iscritta al partito che possa guidare una lista di centrosinistra nelle prossime elezioni amministrative senza eventualmente far ricorso alle primarie che in una situazione come questa potrebbero essere solo fonte di divisioni e di inquinamento politico.
Una personalità, che sia in grado di sommare capacità ed esperienza, in cui tutti si possano riconoscere e al quale, insieme al commissario, venga affidato il compito di formare, con il concorso delle forze politiche e sociali che riterranno di aderire al progetto sia un serio programma amministrativo sia la lista dei candidati al di fuori di ogni logica correntizia. Infine, per raggiungere tali obiettivi e per evitare il ripetersi di guerre tra gruppi avversi è necessario bloccare il tesseramento degli iscritti fino alle prossime elezioni amministrative dopo le quali si potrà, in un clima auspicabilmente più disteso e sereno procedere sia al tesseramento sulla base di reali convinzioni politiche sia al rinnovo degli organismi dirigenti”.


