Inaugurato lo scorso 23 aprile – Giornata mondiale UNESCO del libro e giornata clou dell’iniziativa #ioleggoperché – torna Il Maggio dei Libri, la campagna nazionale di promozione della lettura promossa dal Centro per il libro e la lettura del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e con il patrocinio della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO. Il MAP Museo Agro Pontino prende parte a questa quinta edizione con un calendario di eventi. Oggi dalle ore 11.00, diamo spazio allo scrittore e studioso Giulio Alfieri: il suo La Terra che non c’era – pubblicato da Betti Editrice – è un affascinante viaggio dagli inizi del ‘900 agli anni ’30, attraverso gli avvenimenti che portarono alla bonifica e alla colonizzazione delle Paludi Pontine. A patrocinare l’iniziativa il Comune di Pontinia e l’Assessorato alla Cultura. Dalla lotta alla malaria dei primi Governi del Regno d’Italia, alla leggi per la “bonifica integrale” e l’appoderamento e il popolamento del territorio nel periodo giolittiano. Poi l’epoca fascista. Dagli obiettivi demografici e di lotta all’inurbamento nelle città industriali del “Discorso dell’Ascensione” di Mussolini, all’avvio della spettacolare e modernissima opera di bonificazione: un’epopea che ebbe risonanza in Europa e oltre Atlantico a cui parteciparono con immani sacrifici le cooperative emiliano-romagnole, i carriolanti, i badilanti, i dicioccatori e tutti gli altri operai. Un lavoro, ricco di riproduzioni fotografiche, che si caratterizza anche per la scoperta di documenti completamente sconosciuti, pubblicati qui per la prima volta, o dimenticati: le 80.000 schede-paga degli operai della bonifica, l’inventario ufficiale dei poderi Comune di Pontinia realizzati dall’Opera Nazionale combattenti, il numero esatto delle famiglie assegnatarie a Latina, Sabaudia, Pontinia, Borgo Hermada, Aprilia, Pomezia, i luoghi di provenienza, la loro composizione. E, soprattutto, la pubblicazione per la prima volta dei criteri agronomici – demografici con cui i poderi venivano assegnati, l’anello mancante nelle ricerche di decine di studiosi, economisti, demografi, semplici amatori della storia dell’Agro Pontino. Grazie a questa scoperta, l’autore ricostruisce le tipologie familiari medie cui furono assegnati i poderi, sulla base dei criteri tutt’altro che casuali e definisce una mappatura completa del popolamento di tutte le aree dell’Agro Pontino risanato. Una ricostruzione nuova e unica puntualmente confermata dal confronto con i dati del primo censimento della popolazione della nuova provincia di Littoria (Latina), del 1936.
Pontinia, al Map la presentazione di “La terra che non c’era”

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