Anche quest’anno si rinnova a Bassiano la tradizionale festa dei Faùni, il fuoco sacro che segna il passaggio dall’inverno alla primavera. L’origine della festa risale alla notte dei tempi e mescola riti cristiani e riti pagani. Nell’antichità gli abitanti dei centri lepini erano soliti, con i rami tagliati dalla potatura, accendere grandi fuochi in onore delle divinità a cui chiedevano messi abbondanti. I riti erano dedicati al dio Fauno. Con il passare dei secoli l’accenzione dei fuochi entrò a far parte della tradizione degli abitanti di Bassiano e il rito fu assimilato dalla religione cristiana, coincidendo con la festa dell’Ascensione. Oggi la festa rivive grazie al contributo del Comune di Bassiano della ProLoco, del gruppo dei giovani del Consiglio dei Giovani e alla collaborazione dell’associazione “Peddereto”, dei commercianti con la Taverna del Brigante in piazza XXV Luglio, ovviamente è determinante la spinta e la passione degli abitanti di Bassiano che accenderanno i fuochi nei vari rioni sfidandosi a fare il “Faùne” più grande e luminoso. L’appuntamento, quindi, è sabato 16 maggio nel centro storico di Bassiano, in Piazza XXV luglio a partire dalle 19:30 , a seguire “Leggende sui Faùni” , interventi teatrali a cura dell’assessorato alla Cultura e dei ragazzi delle scuola media di Bassiano e dalle 21:00 la festa sarà allietata da suoni, canti e balli con musica popolare dei Monti Lepini e ospiti che eseguiranno brani tratti dalla tradizione e soprattutto il caratteristico “saltarello” danza tipica dei Monti Lepini. Ci sarà per tutti vino e zuppa con fagioli e la manifestazione sarà illuminata ovviamente dai “Faùni”.


