L’opposizione composta dai consiglieri del PD sferra l’ennesimo colpo all’amministrazione Mancini. Stavolta, l’argomento sono le strade e la pubblicailluminazione. Nel comunicato si legge:
“Strade impraticabili, illuminazione pubblica che spesso salta lasciando intere zone del paese al buio, il centro come la periferia completamente abbandonati. Spiace veramente dover rappresentare così quello che è il nostro Paese ma la situazione è questa.
Il peccato originale di non avere mai avuto un progetto di sviluppo per la comunità di Norma, dopo dieci anni di amministrazione Mancini si è manifestato con effetti nefasti per il paese, per il suo tessuto economico e sociale, per le piccole imprese, per gli artigiani per tutti i cittadini. Si è seriamente compromessa la qualità della vita dei cittadini di Norma.
Si è portata la pubblica illuminazione su strade in cui non abita nessuno, non intervenendo dove è davvero necessario.
Sono state collocate telecamere nel centro del paese, l’unica zona in cui non se ne avvertiva il bisogno; non ci sono fenomeni di delinquenza (furti, spaccio) o di ordine pubblico tali da giustificare il posizionamento di telecamere su quella che resta la zona maggiormente frequentata. Centro storico, periferia e altri luoghi pubblici anche di interesse turistico dovevano e potevano essere presi in considerazione.
Da quando si è introdotto il sistema di raccolta “porta a porta”, al di là del fatto che i costi a carico degli utenti sono più che triplicati, si sono riaperte discariche a cielo aperto e create criticità mai affrontate.
Manca un piano di sviluppo in chiave turistica, con assessori che litigano tra loro per la gestione della “welcome area”.
Un sindaco mai all’altezza dei problemi, un’amministrazione lontana dalla gente.
Abbiamo perso tempo e sciupato opportunità di crescita; a parte l’interessante progetto di rifacimento delle facciate di via del corso che per noi rappresentava un primo progetto di recupero e rilancio del centro storico non c’è stato più nulla.
È mancata una politica capace di programmare, di indicare una prospettiva, un orizzonte.
Al contrario è emerso, lampante, uno stato di abbandono e mal governo del territorio.
Si è cercato in tutti i modi di mistificare la realtà, non affrontando i problemi e scaricando le responsabilità sulle precedenti amministrazioni.
Spetta a noi, a questo punto, creare una valida alternativa per un futuro diverso.
Può un’amministrazione continuare a vivere di favori agli amici degli amici o aspettando di mettere il cappello su iniziative come “garanzia giovani” e altri progetti che non hanno finora prodotto niente se non illusioni e false aspettative. Abbiamo in mente tutto un altro Paese, stiamo lavorando per cambiare le cose”.


