La stagione 2014/2015 del campionato di A2 Silver per la Benacquista Assicurazioni Latina Basket è giunta al termine e in casa nerazzurra è tempo di bilanci e di riflessioni. E’ proprio il numero uno della società pontina, il Presidente Cav. Lucio Benacquista, a tirare le somme e ad analizzare la situazione del basket a Latina: «Quello affrontato quest’anno è’ stato un campionato difficile e strano, che ci ha fatto soffrire e temere tanto, ma non ci siamo mai lasciati andare, mai arresi grazie anche a Maurizio (coach Bartocci nda) che ci è stato vicino quando c’era il terrore della sconfitta e della retrocessione – esordisce pacatamente il Presidente della Benacquista – Devo dire, però, che è stato anche un anno fortunato che ci farà rimboccare le maniche per pensare al prossimo, ci sarà da attuare qualche aggiustamento, ma quello che mi ha fatto gioire nelle ultime gare è stato vedere schierati i ragazzi del gruppo Under 19 ai quali, come ben sapete, teniamo molto. E’ essenziale per me parlare dei giovani e del fatto che ci hanno dato una mano, era una sfida schierarli e non una necessità, sono orgoglioso e soddisfatto di aver dimostrato che esistiamo e che non siamo gli ultimi». E’ ormai noto quanto la società nerazzurra e in primis proprio il Presidente Benacquista tengano al settore giovanile e al benessere degli atleti che lo compongono e quanto siano attivi sul territorio, e non solo, nel tentativo di incrementare e migliorare il livello del basket giovanile nella realtà della città di Latina. Il nome Benacquista è garanzia di solidità, affidabilità e presenza radicata nella sfera del capoluogo pontino e il valore che la Latina Basket dà alle giovani leve è direttamente proporzionale alla passione che investe nello sport, ambito in cui opera da oltre 55 anni: «Noi curiamo tantissimo i nostri giovani atleti nella foresteria dove vivono in 12, anche se per loro è stato un anno difficile dal momento che hanno dovuto rendersi conto di ciò che volevamo, vogliamo e vorremo da loro. Assemblare dei ragazzi che vengono da regioni diverse, che non hanno mai giocato insieme e farli credere nel progetto latinense non è stato facile – prosegue il Cavaliere – I giovani non sempre sono disposti a seguire con la testa un progetto sportivo, a volte hanno disatteso quello che volevo, in altre occasioni, invece, mi hanno premiato. Siamo andati avanti passo dopo passo seguendo il nostro motto: prima la scuola, poi il basket, poi la passione di giocare a basket e di restare a Latina. Siamo in fermento perché vogliamo sistemare le tante cose che non hanno funzionato quest’anno nella nostra società, però gioisco perché noi veniamo dal niente, perché 20 anni fa io non avevo una squadra di giovani, mentre oggi posso essere orgoglioso di averla creata. E’ indubbio che le cose non si creano per avere tutte le soddisfazioni del mondo subito – precisa Lucio Benacquista – abbassiamo la testa con umiltà e diciamo che abbiamo fatto abbastanza per dimostrare che Latina c’è, con il gruppo Under 19 Eccellenza andremo all’Interzona a Pesaro il 20-21-22 Aprile e questo è motivo di orgoglio, ci davano per morti perché dicevano che non eravamo nessuno, abbiamo alzato la testa e siamo riusciti a risollevarci». Il Presidente nerazzurro ha validi motivi per essere fiero della splendida realtà sportiva che ha creato partendo da zero, l’attuale organizzazione societaria, che consta un numero considerevole di collaboratori è frutto dell’immenso impegno proprio della famiglia Benacquista, meritevole di aver fatto in modo che uno sport fantastico come il basket non sparisse dalla città di Latina: «Abbiamo un bel settore giovanile e una società che, tra giovani, senior e staff è composta da circa 170 persone. Siamo un’azienda sportiva vera e propria. Giochiamo al palazzetto dello sport, abbiamo una palestra che ci siamo guadagnati sul campo, e non ci è stata di certo regalata, dove ci alleniamo con tutti i nostri gruppi giovanili e minibasket. Abbiamo una foresteria nostra, un settore trasporti, elementi che non tutte le società possono vantare e desideriamo comunque continuare sul nostro cammino di miglioramento sia dal punto di vista logistico che sportivo. Speriamo che lo sforzo fatto con tutto il nostro cuore ci dia la possibilità di gioire di più il prossimo anno».


