Il gruppo Tocca alla Rocca rivendica la sua agibilità politica nel PD e conferma l’opposizione consiliare a Carla Amici che deve ancora rispondere sulle modalità di assunzioni dell’azienda Vola e su una gestione economica dell’ente che ha posizionato Roccagorga tra i comuni con le tasse più alte in Provincia. In questi giorni, in più occasioni, sono arrivati dei tentativi di condizionamento della nostra azione amministrativa dalla maggioranza che, purtroppo per tutti, sembra soffrire la normale dialettica democratica.
Per la cronaca il gruppo Tocca alla Rocca è risultato protagonista di un accesso dibattito provinciale poiché i componenti sono iscritti e dirigenti del PD e allo stesso tempo fanno opposizione ad un Sindaco del PD che risponde al nome di Carla Amici.
“Se esiste un punto di rottura dentro il PD non è certo stato causato da noi, afferma Scacchetti e Pizzutelli, ma bensì da chi si è voluto sottrarre ad una formale e corretta richiesta di primarie, cosi come previsto dalle norme che regolano il nostro Partito, rompendo il PD locale e preferendo fare accordi con altre forze politiche per vincere le elezioni amministrative. Mentre per quanto riguarda la nostra posizione consiliare, pur volendo, non ci sembra che ci siano le condizioni minime per collaborare con la maggioranza. L’aver ascritto Roccagorga tra i comuni con le tasse più alte della Provincia di Latina, l’aver applicato questa pressione tributaria senza una ben che minima tutela per le famiglie in difficoltà, continuare a permettere di fare assunzioni presso l’azienda speciale senza un regolamento, che da una parte difenda il diritto al lavoro per tutti e dall’altra eviti fenomeni di degenerazione politica come il clientelismo, non è accettabile e fa registrare tutto il nostro disappunto sia come iscritti al PD che come amministratori poiché si può evidentemente fare molto meglio”.
“Detto questo, continuano i consiglieri del gruppo Tocca alla Rocca, ci rendiamo conto che rispetto ad un ragionamento d’interesse politico, quindi dentro il PD, rappresentiamo una situazione singolare e in questo senso, proprio perché ci riconosciamo nei valori e nella visione di società del nostro Partito, siamo disponibili a verificare tutte le opzioni possibili per operare una ricomposizione dentro la comunità democratica del nostro paese. Finora purtroppo, su questo punto abbiamo registrato solo comportamenti pregiudiziali e tendenti all’offesa sul piano politico mentre su quello istituzionale mai un emendamento accolto, mai una proposta valutata eppure di emendamenti e di proposte ne abbiamo fatte molte. A volte, concludono gli stessi, ci sembra che latiti un’ idea corretta di partito e di cosa significhi l’ impegno istituzionale. Intendiamo dire che per quanto riguarda il circolo locale ci risulta inattivo ma ben sorvegliato mentre tra i banchi consiliari più volte abbiamo chiesto che si aprissero tavoli di confronto, commissioni, ma la maggioranza si è sempre mostrata sorda da una parte e dall’altra determinata a depotenziare il consiglio comunale come organo di garanzia della città per concentrare tutto il potere gestionale nelle mani della giunta”.


