E’ un Pierantonio Palluzzi riflessivo quello che interviene sulla crisi che si è consumata a Priverno e che ha portato al commissariamento. L’ex consigliere di Priverno Città invita ora la ripresa di uno status di politica vera, dopo gli stracci lanciati nelle settimane scorse: “La nostra città non merita questo spettacolo. Sono passate due settimane dal “tragicomico” consiglio comunale che ha decretato la fine politica dell’amministrazione Delogu e ancora non passa giorno senza che all’interno dell’ex maggioranza non volino stracci fra: partiti, correnti all’interno dei partiti e singoli soggetti. Tutti intenti a raccontare la propria “verità” si è perso completamente il senso della realtà. Mentre Roma discute Sagunto brucia scrisse qualcuno duemila anni or sono, ecco, questo è lo spettacolo desolante che la classe politica privernate sta mostrando alla sua gente, la più totale indifferenza verso i problemi reali in un momento così delicato per tutti noi, per concentrarsi su inutili ricostruzioni di retroscena e pettegolezzi. La vita riserva insidie e quando si cade bisogna saperlo fare senza autocommiserazione e piagnistei, può rialzarsi solo chi sa cadere con dignità. L’atteggiamento tenuto da molti negli ultimi quindici giorni è da irresponsabili, se qualcuno pensa che per proprio giovamento, da qui alle prossime elezioni possa instaurare un clima da guerra civile, ha abdicato al buon senso ed oltre a mettere in gioco la propria credibilità rischia di trascinare con se anche la dignità di Priverno. Questo non è accettabile. Smettetela, smettiamola di farci ridere dietro dall’intera provincia con polemiche pubbliche da comari e di rivolgerci al politico di grido in cerca del “cigino grande” che risolva problemi che noi non abbiamo saputo affrontare. La politica è altra cosa, la vita è altra cosa. Come ho dichiarato durante l’ultimo consiglio comunale: si parli di questioni amministrative e di governo della città e smettiamola di renderci ridicoli”.
Priverno, anche Pierantonio Palluzzi interviene sulla fine dell’amministrazione Delogu e chiede un cambio di marcia


