Il riassetto delle aree dirigenziali del Comune di Maenza e la conseguente rivisitazione dei compensi dei dirigenti ancora risuona nel panorama politico maentino. A cavalcare l’onda è l’opposzione che torna sull’argomento: “Contrariamente a quanto vorrebbe far credere il Partito Democratico di Maenza paventando un programma elettorale condiviso con le altre forze politiche “alleate” anche sulla scelta di aumentare indennità ai dirigenti comunali e la nomina di un nuovo funzionario, abbiamo assistito ad una secca smentita a mezzo stampa sia dal rappresentante del gruppo “SEL”, Carlo Pietrocini, che dal candidato per il movimento “Maenza per Maenza” , Rolando Nardacci (successivamente passato a SEL). I due partiti, alleati con l’attuale Sindaco Claudio Sperduti e determinanti per la vittoria elettorale, neanche dopo 9 mesi dall’esito delle urne, ribadiscono un netto allontanamento dall’attuale maggioranza”. L’ex sindaco Mastracci, l’ex candidata sindacvo Napoleoni e gli ex assessori Polidoro e COrsi affondano: “In pratica dopo solo 10 mesi dalla vittoria elettorale già la metà degli alleati dell’attuale Sindaco prendono le distanze dalle scelte dell’attuale giunta. Qualcosa vorrà pur significare!!! A questo punto riteniamo molto probabile, visto che gli assessori in forza al “Movimento per Maenza” Iagnocco e Ciccateri sono da sempre stati contrari ad aumenti dei costi amministrativi considerato la loro maggiore conoscenza delle difficoltà economiche dei piccoli comuni, che la scelta di aumentare i costi della macchina amministrativa sia stata presa unilateralmente dai componenti della giunta in forza al Partito Democratico di Maenza”.
Maenza, non si placano le polemiche. L’opposizione chiede il parere degli assessori


