Priverno ha una nuova giunta comunale. E’ lo stesso sindaco, Angelo Delogu, a spiegare le nuove nomine: “Ho provveduto stamattina, come preannunciato, a conferire i relativi incarichi. Anna Maria Bilancia, resta Vicesindaco, con deleghe alla cultura, al turismo e al personale. Antonio Ines conserva le deleghe ad ambiente, rifiuti, sanità, e servizi socio-assistenziali. Enrica Onorati, entra in Giunta con deleghe alle attività produttive, alle politiche del lavoro, alle cave, all’agricoltura, caccia e pesca e al patrimonio boschivo. I due Assessori esterni sono Domenico Stirpe (con deleghe al bilancio, ragioneria, tributi e conomato e società partecipate) e Riccardo D’Atino (con deleghe all’urbanistica, edilizia privata e pubblica, assetto del territorio, lavori pubblici, manutenzioni, decoro urbano, patrimonio e demanio). Si tratta di due persone di grande esperienza, di sicura competenza e di estrema affidabilità che si sono offerte di dare il loro contributo per il bene della città. Credo che si tratti di una squadra forte e ben assortita, piena di voglia di fare e di entusiasmo. In sostanza, gli equilibri di coalizione restano immutati. Il Partito Democratico ha due assessorati, Sel esprime un assessore e ci sono due assessori esterni di area politica. La decisione è stata presa dopo una lunga fase di discussione e consultazione, in cui ho ascoltato i partiti della coalizione e i singoli consiglieri, acquisendo le eventuali disponibilità all’accettazione dell’incarico. Da oggi Priverno deve ripartire, con uno spirito nuovo e guardando più fiduciosamente verso il futuro. Nel Consiglio Comunale di mercoledì presenteremo le linee programmatiche sulle quali basare il nostro percorso fino a conclusione del mandato. Spero che prevalga il senso di responsabilità e che il confronto si basi sulle cose da fare e non sui ruoli e la spartizione degli incarichi. Questo paese ha bisogno di un’Amministrazione responsabile e concreta, che continui a dare risposte ai problemi e ai bisogni dei cittadini. Crediamo che il governo, soprattutto quello locale, vada giudicato dalle cose che fa, dagli impegni che rispetta e da ciò che riesce a costruire per il bene della città e del suo territorio. Se per fare questo occorre rompere qualche schema noi siamo pronti a farlo. Non abbiamo avuto paura e non ne avremo mai. Se cambiare questa città e cambiare il modo di fare politica ha un costo siamo disposti a pagarlo. Ciò che non vogliamo è che a pagare siano sempre i cittadini, come è avvenuto fino a ieri. Ciò che non siamo è quella politica che ha pensato sempre e solo ai propri equilibri e al proprio ruolo, senza mai pensare all’equilibrio e al ruolo della propria città e dei suoi cittadini”.


