Quale sarà il futuro dell’ex chiesa Madonna della Pace? Non lo ha chiarito la commissione servizi sociali di ieri che comunque ha lasciato aperta la via dell’affidamento alla comunità ortodossa rumena. E’ venuto fuori che tale processo di affidamento è cominciato a Maggio e solo grazie alla commissione è venuta alla luce. Il 5 maggio 2014, il diacono Lucian, della comunità ortodossa di Sezze, ha presentato una lettera di richiesta al Comune. L’Amministrazione ha quindi iniziato una procedura di ricognizione sulle chiese di proprietà (così ha spiegato l’assessore Di Prospero). Tra queste, Santa Chiara e Sant’Antonio sono risultate inagibili. A Madonna della Pace invece, dove i lavori sono fermi da 7 anni, il sopralluogo tecnico ha ribadito la necessità di interventi quantizzati intorno ai 50 mila euro. La Comunità Ortodossa si è detta quindi disposta a farsi carico di tale spesa perché l’attuale collocazione nella chiesa di San Giuseppe ai Cappuccini provoca dei disagi. Lo stesso diacono Lucian ha spiegato la posizione della comunità ortodossa.. Tra i contrari Roberto Reginaldi dopo aver notato come la questione sia diventata di dominio pubblico solo dopo sei mesi, ha mosso dubbi “sull’opportunità di un tale affidamento visto il significato della chiesa Madonna della Pace, simbolo antico della non belligeranza tra Sezze e Sermoneta”. Di Palma ricorda come “Il restauro è costato molto ed era destinato a creare un laboratorio di arti e mestieri.” La sintesi è quella di Di Pastina che dichiara come nessuna decisione è stata presa e come la discussione abbia chiarito più posizioni”. Aggiunge poi un punto che peserà molto: “Essendo una chiesa non sconsacrata, può essere destinata solo ai fini di culto. La soluzione ortodossa in ciò è valida”.
Sezze, ex chiesa di Madonna della Pace: la Commissione non risolve il problema ma chiarisce alcuni aspetti


