Si parla di storia a Maenza, precisamente di vicende che contrapponevano operai e padroni all’inizio del secolo scorso. La vicenda risale al 1912 quando i fratelli Troiani Giovanni, Eleuterio e l’ancora minorenne Giuseppe, progenitori della famiglia Troiani dei giorni nostri, non navigavano certo nell’oro. Per sopravvivere facevano i braccianti, arrangiandosi e vivevano di ciò che il territorio offriva. Legna compresa e per rimediare il legname da ardere per l’inverno, da andare poi a vendere al mercato di Priverno, andarono a tagliare le piante in quella che oggi è conosciuta come macchia dei Pecci. La macchia era effettivamente dei Pecci e il conte Riccardo Pecci, ascoltando quanto riportato dalla guardia Pietro Marchetti che li aveva sorpresi sul fatto, mosse azione legale contro gli stessi che vennero condannati al minimo della pena. Di queste vicende si parla oggi a Maenza nella rievocazione resa possibile grazie alla ricerca condotta dall’avvocato Alessandro Pucci che ne ha ricavato un piccolo scritto che verrà messo in scena al Castello di Maenza alle 11.
Maenza, rivive la battaglia dei fratelli Troiani contro il conte Pecci


