Sezze, interrogazione in consiglio sulla sicurezza dopo l’episodio al parco

Risolto il nodo tasse, in attesa di affrontare quello relativo al bilancio, il sindaco di Sezze Andrea Campoli si trova di fronte ad un’altra impellenza legata alla questione sicurezza. Il nodo, scaturisce da un’interrogazione avanzata dal consigliere di opposizione Roberto Reginaldi: “Premesso che, domenica 7 settembre 2014, leggendo il “Quotidiano di Latina” nella pagina 18 di Sezze, apprendevo un fatto di cronaca avvenuto “venerdì 5 settembre presso il parco della Rimembranza Sezze” e precisamente il quotidiano riporta all’occhiello “è un cittadino romeno residente nel centro storico”, dopo di che, l’articolo prosegue con il titolo “si masturbava nel parco, inseguito e picchiato” nel medesimo ci sono 2 foto raffiguranti il luogo ove avvenuto il reato. L’articolo descrive meticolosamente l’accaduto “si masturbava al parco della Rimembranza davanti ai bambini che giocavano mentre le nonne erano a pochi passi”. Prosegue dunque l’articolo, chiamando in causa alcuni giovani setini che, richiamati dalle grida delle donne sotto choc, intervenivano buttandosi all’inseguimento del romeno, fino a raggiungerlo iniziando a colpirlo con pugni e schiaffi in volto e cito “e così che alcuni giovani del luogo messi in allarme dalle grida di due nonne venerdì pomeriggio hanno “saldato” il conto con un romeno pizzicato a masturbarsi davanti a due bambine” l’articolo è dettagliato nella ricostruzione del linciaggio, e cito “lo hanno raggiunto e lo hanno iniziato a colpire con schiaffi e pugni in volto riducendolo in una vera e propria maschera di sangue. Una scena vissuta da decine di persone”. L’articolo è dettagliato grazie alla testimonianza di una donna, e cito “La scena – racconta una testimone”, quindi raccontando l’accaduto. Ma grazie all’intervento dei giovani misteriosi, però del luogo, quindi setini, si riesce anche a capire che, l’inseguito nonché “linciato”, è un romeno che risiede nel centro storico, che è un nulla facente e, cosa più interessante e cito, “già conosciuto anche alle forze dell’Ordine”. DUNQUE, quanto descritto dall’articolo del noto quotidiano, suscita immagini forti di quanto hanno vissuto decine di testimoni, le nonne terrorizzate, e ancor più grave, le bambine. Purtroppo però, suscita anche forti preoccupazioni, (LA DOMENICA 7 SETTEMBRE, IL MIO TELEFONINO ERA UN CONTINUO SQUILLARE PER SAPERE) in quanto, si è verificato un reato che ogni essere umano nella normalità, si augura di non vivere o leggere mai, la “pedofilia”, ecco cosa è accaduto venerdì 5 settembre presso il parco della Rimembranza, un uomo di 40 anni circa, di cui si conosce la nazionalità, dove abita, della sua posizione di nullafacente, conosciuto alle forze dell’Ordine, stava “masturbandosi” davanti a delle bambine, è stato scoperto, inseguito e picchiato fino a rendergli il volto “una maschera di sangue”. Cosa sarebbe accaduto se non fossero intervenuti questi “prodi ragazzi”? a quale rischio dunque, sono esposti i nostri bambini che frequentano il parco della Rimembranza? È questa la “sicurezza” del paese Sezze? I nostri figli esposti al pericolo di un potenziale predatore pedofilo? Considerato il dettagliato racconto riportato nell’articolo, credo sia necessario l’avvio di un’indagine accurata da parte delle forze dell’Ordine “che conoscono l’individuo”, partendo proprio dalle possibili immagini grazie alla video sorveglianza che cara è costata alla collettività, magari cercando di reperire “la decina di testimoni”, un loro dovere, ma quando si tratta di bambini, è un obbligo morale. Il dovere di questa amministrazione, è ripristinare la sicurezza, la tranquillità sconvolta e compromessa di quanto accaduto e vissuto da “decine di testimoni”, senza tralasciare le presunte vittime, cioè le bambine, che hanno assistito al gesto depravato del “già noto individuo alle forze dell’Ordine”, così come descritto nell’articolo”. Quindi, ciò premesso Reginaldi interroga il sindaco:
“1) di riferire in Aula quanto accaduto e, se il potenziale “predatore pedofilo”, sia stato identificato, quanto possa essere pericoloso, considerato quanto riportato nell’articolo di stampa, e cioè “persona conosciuta alle Forze dell’Ordine”, si vuole sapere se il soggetto sia “conosciuta per gli stessi reati”, in tal caso, quali i provvedimenti da adottare, nel caso non sia stato identificato, il Sindaco, massima autorità riguardo la sicurezza, è tenuto a pretendere che si faccia;
2) se si deve considerare il Parco della Rimembranza di Sezze “off limits” per genitori, anziane nonne, ma soprattutto per i bambini;
3) considerare di aumentare il servizio di vigilanza da parte della Polizia Locale al fine di prevenire simili reati a sfondo sessuale, soprattutto considerato che, in questo caso, le vittime erano bambini;
4) tornare a parlare di una “Tenenza dei Carabinieri” a Sezze, se non addirittura la riapertura del Commissariato di Polizia come in passato;
5) considerato l’alto costo nel posizionare diverse videocamere nel paese, si chiede se le Forze dell’Ordine abbiano richiesto l’acquisizione delle immagini catturate dalle video camere posizionate presso il parco in questione”.