Tra due giorni, presso la sede della Pisana della Regione Lazio, prenderà forma l’ennesimo tentativo di trovare una mediazione/soluzione alla situazione dei 136 operai dello stabilimento Sapa di Fossanova. Per loro, dalla comunicazione dell’intenzione di chiudere lo stabilimento, effettuata dal colosso norvegese dell’estrusione dei profilati di alluminio lo scorso 5 maggio tramite una fredda lettera senza possibilità di risposta, si è infatti aperto un dramma fatto di tante tappe e peripezie. Manifestazioni, tavoli, tentativi di mediazione, fino ad ora andati male. Per sensibilizzare di più sul problema, il 30 giugno hanno bloccato per circa tre ore la SS 156 dando una sorta di dimostrazione di possibili iniziative eclatanti cui potrebbero ricorrere se continueranno ad imbattersi contro un muro come fino ad ora successo nelle trattative con i vertici aziendali. Alla manifestazione dell’altro ieri, c’erano come detto i sindaci di Priverno, Roccasecca e Pontinia. Ci è sfuggito e lo registriamo ora, la presenza in rappresentanza del Comune di Sonnino, dell’assessore Gianni Caroccia che è operaio della Sapa. Non c’era ma ne approfitta per scusarsi e per ribadire la sua vicinanza alle tematiche dei manifestanti, il sindaco di Maenza Claudio Sperduti: “La mia assenza è ingiustificabile ma voglio scusarmi. Avevo un impegno lavorativo a Formia ma ero convinto di fare in tempo ad arrivare tanto da non aver delegato nessun altro a sostituirmi. Purtroppo la manifestazione alle 10.30 ha avuto termine e io sono giunto solo più tardi. Con ciò non voglio trovare una scusa ma ribadire la mia vicinanza agli operai e alle loro famiglie. Se serve, il 4 luglio sarò con loro in Regione e in qualunque altra sede vorranno”.
Questione Sapa, il sindaco di Maenza Sperduti ribadisce la sua solidarietà


