“La maggioranza litiga in Commissione Ambiente e fa saltare la presentazione del PEF davanti all’assessore Cirilli”. Così Alessandro Cozzolino commenta l’ultima puntata di una telenovela che va avanti da anni e che sta paralizzando tutti gli organi del Comune di Latina. “Ieri mattina avremmo dovuto prendere visione del futuro PEF. In Commissione Ambiente, alla presenza dell’assessore Cirilli, non appena si è evidenziato l’aumento del PEF di 2milioni e 400mila euro è stato lo stesso consigliere di maggioranza, Gianni Chiarato, ad alzare la voce e ad affermare che, come lo scorso anno, anche in questo caso non voterà a favore di questo PEF. Dopo la sua presa di posizione e la sua uscita dall’aula l’assessore Cirilli ha provato a calmare le acque ma la situazione all’interno della stessa maggioranza era ormai degenerata. La discussione non è più ripresa. Alcuni consiglieri di maggioranza – afferma Alessandro Cozzolino del PD – sono andati via. È caduto il numero legale e la presentazione del PEF non è avvenuta. L’episodio è la prova lampante che la città di Latina non ha più una vera maggioranza. La stessa maggioranza, se così si può chiamare, ne deve prendere atto. Continuando così – afferma Cozzolino – si paralizza tutta la macchina amministrativa a danno dei cittadini. Dopo l’allungamento dei tempo per la sostituzione del presidente della Commissione Ambiente, adesso si è evidenziata una netta spaccatura all’interno della stessa maggioranza. Sono i loro stessi “compagni” a dichiarare di voler votare contro un documento che verrà presentato dall’assessore Cirilli. Adesso come Partito Democratico – conclude Alessandro Cozzolino – non vorremmo che nella prossima commissione Ambiente, per abbreviare le tempistiche, si mettano all’ordine del giorno sia la presentazione del PEF che la sua votazione. Oggi l’assessore Cirilli è stato chiaro aprendo le porte alle segnalazioni e pronto a recepire le proposte dell’opposizione. Se così non fosse ci troveremmo di fronte nuovamente ad una forzatura di una maggioranza che va avanti a stento e su un equilibrio precario. Il tutto sempre a danno dei cittadini. Si, perché se il PEF veramente aumenterà di 2 milioni e 400 mila euro saranno gli stessi cittadini a pagarlo”.
