Fondi, “Il Vulcano”: commedia di Gino Fiore in scena domani e sabato al Chiostro di San Domenico

Domani e dopodomani alle 21 nel chiostro di San Domenico a Fondi andrà in scena la nuova commedia di Gino Fiore dal titolo “Il Vulcano”. L’iniziativa, promossa dall’Associazione Fondi Turismo e dall’Associazione Musicale Ferruccio Busoni, è patrocinata da Comune di Fondi-Assessorati alla Cultura e al Turismo, Banca Popolare di Fondi e Parco Naturale Regionale Monti Ausoni e Lago di Fondi. Il vivaio “Selva Vetere” ha concesso gentilmente gli arredi di scena. La commedia vede in scena lo stesso Gino Fiore (che ne è anche regista), Anna Maria Aspri, Ermenio Carroccia, Fabio Cipolla, Luigi De Bonis, Tina di Mauro, Luigi Di Vito, Erika D’Onofrio, Augusto Fiore, Salvatore Ialongo, Egidia Salemme e Padre Massimiliano Scarlato. “Il testo – afferma l’autore – racchiude una metafora sulla ricerca del vero senso della vita. Attraverso le vicende dei personaggi, rese con grande efficacia dagli interpreti, si giunge ad un’escalation che demolisce l’egoismo ed eleva il proprio stato di benessere economico al rango di virtù. Il testo, che presenta numerosi spunti di riflessione, offrirà al pubblico svariate occasioni di divertimento”. Gino Fiore, poeta, commediografo e attore, è autore di raccolte liriche e commedie teatrali in lingua e in vernacolo che hanno raccolto un notevole consenso di critica e pubblico. Tra le più recenti ricordiamo “Pazza”, “La sorella di Giovanni”, “Tetralogia, la donna unico vero motore del mondo” e “Il catering”. Ha interpretato lavori di ampio respiro, da Eduardo a Pirandello, da Checov a Terron, mettendo in scena come interprete e regista “La morte di Nerone” di Felicien Marçeau, lungo e ampio monologo rappresentato per la prima volta in Italia. Ha inoltre tenuto vari recital-concerto con l’etnomusicologo Ambrogio Sparagna ed il fisarmonicista Cristiano Lui. Nel 2013 l’editore Caramanica ha pubblicato la raccolta “Tutto il teatro in lingua”, che raccoglie ben ventiquattro opere teatrali in lingua di Fiore, alcune delle quali rappresentate con notevole consenso di critica e pubblico in diverse città italiane.