Sono tre le proposte che il Comitato Piccola Industria di Unindustria, attraverso la voce del presidente Angelo Camilli, ha illustrato nel corso dell’Assemblea annuale che si è tenuta ieri, per aumentare la partecipazione delle piccole imprese agli appalti pubblici, in quanto “tra i grandi Paesi europei, l’Italia ha la maggior differenza tra la quota delle piccole imprese nell’economia e la loro percentuale di successo negli appalti pubblici”. Per ridurre questa forbice, “Unindustria è al lavoro per individuare dei correttivi attraverso i quali eliminare meccanismi escludenti per le Pmi nell’ammissione alle gare e nell’aggiudicazione degli appalti e permettere che possano esplicitarsi gli effetti positivi di una più giusta concorrenza”. La prima misura proposta consiste nel “dividere gli appalti di dimensione rilevante in lotti più piccoli. Attendendo riforme ad hoc in questa direzione, la Regione Lazio, ad esempio, potrebbe dotarsi di linee guida per adottare e incentivare meccanismi virtuosi nelle procedure di acquisto e di appalto per tutte le proprie strutture”, ha spiegato Camilli. Una seconda misura riguarda la “possibilità di riservare determinati contratti pubblici alle Pmi, il cosiddetto set-aside, seguendo l’esempio statunitense. Una tale misura è attuabile per i contratti sotto soglia a condizione che sia a favore di tutte le piccole e medie imprese europee evitando, così, il rischio di discriminazione di Pmi degli altri Stati membri. Si tratterebbe di riservare una quota degli appalti pubblici sotto soglia alle Pmi – ha precisato Camilli – stabilendo che ciascuna stazione appaltante regionale allochi una certa percentuale minima alle imprese di piccola dimensione”. Infine, “una terza misura che potrebbe favorire le Pmi è il ricorso all’obbligo di affidamento da parte delle grandi alle piccole imprese. Tale ipotesi prevede che, per gli appalti di valore superiore a un determinato importo, la grande azienda aggiudicataria debba ricorrere all’affidamento di una parte del contratto a una o più piccole”.
Economia, da Unindustria tre proposte per favorire l’accesso agli appalti


