La Società Nexans, la Regione Lazio ed i rappresentanti delle varie organizzazioni imprenditoriali della città non hanno partecipato all’incontro organizzato ieri mattina dalla Provincia di Latina per discutere del futuro degli ex dipendenti della multinazionale francese tutt’oggi in mobilità. Andata praticamente deserta la riunione dello scorso 19 giugno, il Commissario Silvio D’Arco, già assessore alle Attività Produttive provinciali, aveva organizzato un nuovo tavolo con la speranza di vedere aumentate le presenze. Presente ai lavori l’assessore Alessandro Calvi, in rappresentanza dell’amministrazione comunale, che ha assicurato l’impegno del comune sul caso a partire da quanto accadrà durante i lavori di bonifica nel sito di Borgo Piave. Come si ricorderà, infatti, fu l’annuncio che Comune e Provincia di Latina avevano dato parere favorevole al piano di bonifica proposto dalla società a far riaccendere i riflettori sul caso Nexans ed a spingere il sindacato confederale a chiedere un incontro tra l’azienda, le istituzioni e le forze imprenditoriali. “Abbiamo riaperto un caso che sembrava destinato a perdersi nel dimenticatoi visto, che nessuno si interessava più di questi lavoratori”, afferma Roberto Cecere Segretario Generale della Femca Cisl di Latina, che prosegue: “Siamo consapevoli che sarà un discorso lungo, complicato e dall’esito incerto, ma dobbiamo provare a creare occasioni di nuovo lavoro perché, terminata la mobilità, per queste persone resterà solo la disoccupazione”. Alla riunione era presente la dott.ssa Nicoletta Valle responsabile del settore ecologia-ambiente della Provincia, che ha evidenziato il lavoro svolto dall’ente per dare il via libera alla bonifica e di come si stia attentamente monitorando la situazione del sito, che presenta alcune criticità nelle falde acquifere più superficiali. Durante l’incontro il sindacato ha posto con forza il problema relativo all’impiego degli ex lavoratori nei lavori di bonifica, poiché esiste un verbale di accordo, sottoscritto in Regione Lazio nel marzo 2013 anche dall’azienda, che prevede il loro coinvolgimento in questo tipo di attività. Ma la continua assenza della società ai tavoli di discussione rende impossibile qualsiasi tipo di discorso, tanto che è stato deciso di chiedere l’intervento del Prefetto perché richiami la multinazionale francese ai suoi doveri nei confronti dei suoi ex dipendenti e dell’intera comunità di Latina. “Stiamo giocando una partita estremamente delicata senza l’interlocutore più importante – commenta Cecere – e si stanno presentando deboli segnali di ripresa, cerchiamo di non sprecarli. Dobbiamo capire, e qui entrano in gioco le istituzioni locali, cosa Nexans intenda fare del suo ex stabilimento e soprattutto incalzarla affinché non si perda ulteriore tempo”. Tra l’altro la legge non esclude, qualora ne esistano le condizioni, che contestualmente alle operazioni di bonifica, parte del sito possa essere utilizzato per nuovi progetti. Stiamo parlando di una estensione di 35 ettari sulla quale insistono diversi capannoni e una palazzina di alcuni piani adibita ad uffici. Un complesso che potrebbe immediatamente riprendere a lavorare. “Dobbiamo giocare tutti insieme la partita del lavoro per questa città. Intanto come Femca Cisl – conclude Cecere – abbiamo chiesto al sindaco, così come prevede la legge 241/90, relativamente ai portatori di interessi diffusi costituiti in associazioni, di partecipare ai lavori della Conferenza di Servizi legata alla bonifica del sito industriale di borgo Piave”.

