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Mondoreale > Blog > Attualità > Aviointeriors, continua il braccio di ferro dei lavoratori
Attualità

Aviointeriors, continua il braccio di ferro dei lavoratori

Ultimo aggiornamento: 13 Luglio 2014 15:00
Simone Di Giulio Pubblicato 11 Luglio 2014
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Il coordinamento dei lavoratori della Aviointeriors continia il braccio di ferro con l’azienda per difendere i posti di lavori. Un’azienda che, da quanto riferito dagli stessi lavoratori, continua con ulteriori provocazioni creando una situazione che umilia gli stessi operai anche come esseri umani. Di qui l’impulso a redigere un comunicato che cerca di spiegare lo stato d’animo dei lavoratori e la situazione in cui versano: “La situazione in Aviointeriors si fa ogni giorno più surreale. Il nuovo management, confermando le più fosche previsioni si dimostra sempre più inattendibile non solo verso i lavoratori ma anche verso le istituzioni. Non uno dei punti concordati davanti al Prefetto è stato rispettato ma, con un’azione che rasenta il ridicolo, oggi ai dipendenti è stata corrisposta una tranches di spettanze pari a meno del 40% di quanto in precedenza comunicato. Volendo essere maggiormente incisivi, i dipendenti si sono trovati accreditati in media circa 350 euro. Una cifra che sembra essere uno schiaffo in pieno viso a chi vive di stipendio e deve rendere conto alla propria famiglia. A fronte della richiesta di spiegazioni, i lavoratori si sono sentiti nuovamente rispondere che l’azienda è crisi, che i soldi mancano. L’amministratore delegato, forse volendo dar prova di essere di polso ma dimostrandosi una volta di più di essere solo una pedina manovrata da una longa manus, si è profuso in irrealistiche promesse di andare a recuperare personalmente soldi da clienti insolventi. Se non fosse irritante, sarebbe quasi comico. Dunque ci sentiamo di dover dare una mano a questo amministratore delegato. Ci sentiamo di dovergli spiegare un paio di cose. L’Aviointeriors ha fatturato nel 2013 di 45 milioni di euro e con margini operativi superiori al 10%. Rapidi calcoli ci dicono che sono approssimativamente 6 milioni di euro. L’incasso medio mensile per il 2013, e fino ad oggi, è stato di 3,7 milioni di euro. In un anno, i soliti calcoli ci dicono che gli incassi sarebbero stati di 44,4 milioni. Una cifra che consente non solo di coprire le spese ma di ricavare utili. Vorremmo dire all’amministratore delegato, perchè magari non ne è al corrente, che questi soldi non li incassa direttamente Aviointeriors ma la Alven che, guarda caso, oggi ha cambiato denominazione ed è diventata SFIM. Ovvero un salvadanaio a disposizione della proprietà che smista i soldi in base alle sue esigenze e ai suoi capricci.
Anni di esperienza in Aviointeriors hanno insegnato ai lavoratori che questo imprenditore, invece di dar seguito a politiche di ampio respiro fatte di investimenti a lungo termine, ragiona come come il vecchietto che mette i soldi sotto al materasso. Paga solo se incassa. Non assumendosi alcun rischio. E se non incassa, non paga, punta i piedi e sbraita. Sbraita, minaccia e umilia chi lavora per lui. Quasi come se il lavoratore fosse un nemico da abbattere. E, alla lunga, il lavoratore si sfianca. Si sente sfibrato. Non riesce più a lavorare nè con passione nè con dedizione. Se l’obiettivo era sventrare la capacità produttiva dell’azienda, facciamo i complimenti a Veneruso. Ci è quasi riuscito. E già si gode i risultati perchè, mentre la sua azienda piange, mentre i suoi lavoratori devono fare i conti su come pagare un mutuo con 300 euro, lui non si presenta. Si nasconde? O si gode forse i soldi dei suoi dipendenti in qualche lido straniero?
Mentre noi continuiamo a farci queste domande, ci rivolgiamo una volta di più alle autorità. Non lasciateci soli. Non lasciate che questa realtà che potrebbe essere d’esempio per molte altre, diventi un ennesimo fallimento. Non fateci diventare un’altra MIDAL.”

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