Il Comune di Sonnino ha approvato il bilancio di previsione 2014 predisposto dall’assessore Gianni Celanio. Una scelta in controtendenza che anticipa i tempi sebbene il rinvio dei termini per l’approvazione del bilancio di previsione, spostato al 31 luglio, e del rendiconto di gestione relativo all’esercizio finanziario 2013, previsto invece per il 30 giugno. E’ lo stesso Celani a spiegare: “E’ un bilancio ingessato per certi versi, asfissiato dai molteplici limiti dettati dalle politiche di austerity e di spending review imposte dalla normativa statale. Ma è anche un bilancio che non rinuncia a fare scelte politiche, sociali, culturali. I trasferimenti statali sono 802.000 euro circa. Poco più di 100 € per ogni residente di Sonnino. Nel 2010, invece, erano pari a € 1.442.687,13 complessivi. Lavoriamo per evitare problemi legati alle entrate. Stiamo cercando di aumentare la capacità di riscossione del Comune. Abbiamo predisposto di ruoli delle sanzioni relative all’autovelox, arrivando a coprire quasi tutto il 2012. La lotta all’evasione negli ultimi anni ha portato risultati più che buoni. Stiamo lavorando per far entrare quei soldi per i condoni edilizi e le sanatorie mai incassati prima. Stessa cosa provvederemo a fare per i canoni dei livelli e delle enfiteusi. Abbiamo approvato le tariffe per i servizi cimiteriali, prima non esistenti. Sappiamo benissimo che queste tariffe possono rappresentare un’ulteriore spesa per i cittadini. Ma alla lunga, lasciare completamente gratis i servizi cimiteriali (tumulazione, inumazione, ecc..) avrebbe comportato responsabilità erariali. Abbiamo approvato la TASI entro il 23 maggio, in modo tale da permettere ai cittadini di togliersi il pensiero già in questo mese, evitando il fastidioso accavallamento con altri tributi locali a fine anno. Da questo punto di vista abbiamo mostrato virtuosismo, visto che il nostro è uno dei 2000 comuni di Italia (su un totale di più di 8000 comuni) che ha approvato le aliquote TASI e inviato il regolamento al Ministero. A proposito di politiche tributarie, voglio sottolineare come l’amministrazione abbia scelto con convinzione di non pesare ulteriormente sulle tasche, già vuote, dei cittadini. Le aliquote IRPEF e quelle dell’IMU, sono state lasciate invariate. In materia di TASI, la nuova tassa introdotta dal governo sui servizi indivisibili, l’amministrazione ha fatto una scelta politica ben precisa di non gravare sui cittadini. Avremmo voluto azzerare l’aliquota, ma il mancato gettito dell’IMU sulla prima casa, abolita per legge, sarebbe gravato troppo sul bilancio comunale. Abbiamo scelto invece di tenere bassissima l’aliquota, impostandola sull’1 per mille, con detrazioni di 20 euro. La razionalizzazione della spesa, che comunque rispetta i limiti imposti dalla spending review, dopo l’illuminazione pubblica investirà anche la telefonia. Come pure stiamo cercando delle soluzioni innovative per l’efficientamento energetico. Per quanto riguarda il capitolo autovelox, avrete sicuramente avuto modo di vedere pubblicato il nuovo bando di gara europea per l’istallazione del nuovo sistema di controllo di velocità sulla Frosinone-Mare e per l’affidamento della gestione del servizio. Abbiamo scelto di perseguire ancora di più la sicurezza stradale, prevedendo l’ubicazione del cosiddetto “tutor”, ovvero il misuratore della velocità media su un tratto di strada. Saremo il primo comune della Provincia e forse della Regione a dotarsi di un sistema che misura la media e non la velocità istantanea. In conclusione, il bilancio che andiamo a proporre si caratterizza per i seguenti obiettivi prioritari: massimo contenimento possibile della pressione fiscale, massima equità del prelievo, sostegno alle imprese, interventi sullo stato sociale per tutelare le famiglie in difficoltà a causa della crisi economica (nuovo Regolamento per l’assistenza sociale), mantenimento della qualità dei servizi sociali, educativi, sanitari e assistenziali, realizzazione di un significativo piano degli investimenti per la cura e la manutenzione del territorio e per contribuire alla ripresa economica”.


