L’azienda Lucia Iannotta di Capocroce a Sonnino non finisce mai di stupire. Da 62 anni al servizio degli agricoltori, degli olivicoltori e dei consumatori, continua a tirar fuori novità nelle sue produzioni. Che, poi, a ben guardare sono, per lo più, l’evoluzione di ciò che ha tramandato la storia e la tradizione di un’azienda a conduzione familiare, da alcuni anni gestita da un’imprenditrice davvero innovativa e intraprendente: Lucia Iannotta, appunto. Dell’olio extravergine d’oliva prodotto nell’azienda di famiglia, dei premi vinti in provincia di Latina, nel Lazio e in diverse località italiane ormai si sa praticamente tutto. Così come dell’esportazione di questo prezioso prodotto in diversi Paesi europei ed extraeuropei: qualche settimana fa Lucia Iannotta è stata ospite di alcuni compratori del suo olio a Vienna. Si sa anche dei prodotti della terra che l’azienda Iannotta trasforma in pregiatissimi sottoli e sottaceti: dai broccoletti alle melanzane, dai funghi alle cipolle. Per non parlare delle confetture di arancia, di uva fragola e quant’altro. Da qualche tempo nell’azienda di Capocroce è uscita una simpatica quanto interessante novità: i saponi. Ma non quelli industriali. I saponi come si facevano una volta, in casa, quando dominava una sana produzione di stampo contadino, per quanto piccola e utile solo a soddisfare il fabbisogno familiare. I saponi al naturale, prodotti dall’azienda sonninese hanno degli ingredienti estremamente semplici: acqua, olio e soda che, miscelati tra loro a freddo, portano a quel profumo di buono e naturale che solo le antiche ricette sanno dare. Ma come è nata questa idea in Lucia Iannotta. E’ un’idea che unisce, appunto, imprenditorialità, tradizione e fantasia. Ed è estremamente semplice. Lucia era ancora una bambina e vedeva come, nel tempo in cui il nonno e, poi, il papà gestivano esclusivamente un frantoio, i contadini, gli olivicoltori nello specifico, forse per un atto di gentilezza o per ingraziarsi il frantoiano, portavano sempre un regalino al momento della macina delle olive. Che poteva essere un barattolo di sottaceti o sottoli oppure un pezzo di sapone fatto in casa. Crescendo e, cominciando a gestire in prima persona l’azienda, la dott.ssa Iannotta ha sviluppato quel concetto, fino ad arrivare alla produzione attuale. Che, a parole non si può spiegare. Perciò, pare indispensabile una visitina nell’azienda di Capocroce.
Mario Giorgi


