Il presidente della Associazione “eatrice” Fabrizio Ghiro ha scritto una lunga lettera al sindaco di Sabaudia Maurizio Lucci per far presente che, a distanza di quasi un anno dalla richiesta dell’avvio della procedura per la realizzazione di una spiaggia attrezzata con tutti i servizi necessari ai diversamente abili, all’arrivo della bella stagione non c’è uno stabilimento con tali requisiti che, tra l’altro, rientrano anche negli obblighi riconosciuti dai protocolli per l’assegnazione della tanto prestigiosa bandiera blu di cui proprio Sabaudia si fregia da anni. Ciò nonostante i tanti appelli e solleciti presentati a partire dal novembre 2013 quando è stato presentato al Comune di Sabaudia un dettagliato progetto per realizzare, senza alcuno scopo di lucro, sul nostro litorale una spiaggia ove i disabili potessero accedere senza alcun disagio e usufruire di servizi ad essi dedicati. Lo stesso sindaco Lucci, espone Ghiro, ha pure risposto: “Le comunico la mia ferma volontà di aderire al Suo progetto avente ad oggetto la realizzazione di una spiaggia ove i disabili possano accedere senza disagi ed usufruire di servizi ad essi dedicati. A tal fine ho già dato indicazioni perché, nella revisione del PUA, sia inserito un tratto di spiaggia destinato a tale progetto che ritengo, lo ribadisco, meritevole di accoglimento per la sua alta valenza sociale. Sarà mia cura tenerla informata sull’iter procedurale”. Alle parole però non sarebbero seguiti i fatti tanto che il sindaco ha disatteso l’incontro del 10 giugno 2014 nonostante fosse presente in sede. Pertanto Ghiro si chiede e chiede al primo cittadino: “Se l’Amministrazione Comunale ha ancora intenzione di consentire tale servizio ai disabili e, in caso positivo, quando. I motivi del Suo repentino cambio di direzione riguardo a tale progetto e perché le rassicurazioni Sue e del Presidente del Parco Dott. Benedetto di pochi giorni fa , riguardo alla spiaggia di 20 metri, sono state disattese. Se è intenzione dell’Amministrazione ghettizzare i disabili spostando il sito in luogo ove non viene toccata la sensibilità e/o interessi altrui. Quali siano le differenze tra la spiaggia per i cani e quella dei disabili che impediscono a questi ultimi di avere gli stessi diritti”. In mancanza di risposta o in caso di risposte atte solo a rabbonire entro sette giorni dalla data di protocollo della presente Ghiro annuncia: “saremo costretti a mettere in atto serie forme di protesta per portare la questione all’attenzione della opinione pubblica locale e nazionale; denunciare alle Autorità preposte il mancato rispetto delle norme vigenti per quegli stabilimenti balneari che non consentano l’accesso al mare dei disabili e/o non forniscano i servizi previsti in quanto è pacifico che se i diversamente abili non hanno una spiaggia a loro misura l’alternativa può essere solo quella di poter accedere, come ogni altra persona, agli stabilimenti esistenti. Ad attivarci per la revoca della Bandiera Blu”.

