In seguito al protocollo d’intesa firmato con la regione Lazio nel 2012, gli Lsu erano stati assunti a tempo indeterminato con la formula di tre anni + due. Oggi, invece, la regione fa un passo indietro e riapre il bacino, comunicando la necessità di rescindere anticipatamente i contratti, entro il 30 giugno, pena l’esclusione dal bacino. Ne dà notizia il sindaco di Roccasecca dei Volsci, Barbara Petroni. Questo significa che, dalla fine di giugno, i Comuni del Lazio si troveranno a fronteggiare una vera e propria emergenza. Per quanto concerne, nello specifico, il Comune di Roccasecca dei Volsci, che di Lsu ancora non stabilizzati ne ha sei (negli anni solamente tre sono stati inseriti in pianta organica), il sindaco ritiene che, vista la decisione regionale, si rischia decisamente la penalizzazione “in maniera drammatica di alcuni servizi”. La distribuzione degli Lsu, infatti, è determinante per lo svolgimento di alcuni servizi essenziali (raccolta differenziata, albo pretorio, segreteria, pulizie dei locali comunali, ecc.), soprattutto quando, come a Roccasecca, si ha “un numero di operai e dipendenti ristretto”. Bisognerà, quindi, organizzare diversamente tutti i servizi e le difficoltà saranno enormi. E il sindaco porta ad esempio la raccolta differenziata che “in piena estate e, quindi, quando raggiunge il picco massimo, dovuto anche alla presenza di cittadini non residenti nel periodo invernale, ma che d’estate raggiungono il nostro piccolo paese, dovrà essere effettuata rinunciando a ben due unità su tre”. Ma il discorso è equivalente anche per tutti gli altri servizi. Da qui l’appello a fare presto, a trovare delle soluzioni che siano positive e definitive sia per i lavoratori, che non possono più versare in queste condizioni di precarietà che si trascinano da anni, sia per i Comuni che, negli anni, hanno dovuto sopperire ai continui tagli e ridimensionamenti e si sono appoggiati proprio a questi lavoratori per fornire alcuni servizi essenziali. Oltre alla solidarietà nei confronti dei lavoratori che da quasi venti anni versano in una condizione di precarietà, ed oggi perderanno lo status di dipendenti e dovranno, quindi, rinunciare anche ai contributi, che, invece, in questi due anni gli venivano versati, il problema maggiore si porrà nel momento in cui obbligatoriamente gli stessi dovranno essere sospesi in attesa degli accordi che la regione si appresta a prendere con il governo. “L’auspicio – ha concluso Barbara Petroni – è che si possa risolvere in tempi celeri la trattativa regione-ministero in modo tale che i servizi possano riprendere il prima possibile a pieno ritmo”.
Roccasecca dei Volsci, Il sindaco Petroni: “Solidarietà agli Lsu, ma anche preoccupazione per i servizi comunali”


